Florida on the road

Dopo aver sognato a lungo le Everglades e Miami, finalmente, sono riuscita nel 2016 a inserire parte della Florida all’interno di un viaggio negli USA.

Per le considerazioni generali e la prima parte del viaggio vi rimando ai rispettivi diari:

Mi limito ora a riportarvi solo questo mio pensiero “Se tornassi indietro non farei l’ultima parte dedicata alla Florida, ma dedicherei 3 giorni in più alla Strada della Musica (sicuramente una notte in più ad Atlanta, una a Memphis e una a New Orleans). Farei qualche tappa intermedia di qualche ora, regalandoci anche il “lusso” di fermarci a caso lungo il tragitto. E perché non aggiungere 2 giorni a Eleuthera o partire da Chicago?”.

Questo perché? Perché soprattutto la parte delle Everglades, da cui avevo aspettative forse troppo alte, mi ha delusa probabilmente anche a causa della stagione non ottimale per visitarle.

Il periodo migliore per visitare l’Everglades National Park è la cosiddetta dry season, da fine ottobre ad aprile. In questo periodo gli alligatori se ne stanno tranquilli a mollo nelle pozze (gator holes) o sul margine dei canali. Il clima è più mite e meno umido e le zanzare sono meno fastidiose. D’estate le Everglades sono più scomode da visitare per i motivi opposti: piove molto, il clima è umido, le zanzare proliferano negli acquitrini inondati e il caldo è torrido anche per gli alligatori che se ne stanno nascosti all’ombra.

Aggiungo anche che qualcosa non andato proprio come da programma…ma partiamo con il racconto!!!

Giovedì 11 agosto 2016

Arrivati all’aeroporto di Fort Lauderdale e ritirata la nostra nuova auto, una Ford Focus, noleggiata tramite Thrifty, siamo partiti in direzione Naples (costa ovest). La strada è bella e ci si rende conto percorrendola della vastità delle Everglades.

Durante il tragitto avevo pianificato l’escursione nelle Everglades con Billie Swamp Safari, optando per un tour con airboat di circa 20 minuti ($20/cad). Il tour è bello, ma purtroppo abbiamo visto solo un paio di alligatori. L’ambiente è comunque favoloso per colori, flora e fauna. Everglades National Park è la più grande regione selvaggia subtropicale del paese e patrimonio mondiale dell’UNESCO. Il parco è 1,5 milioni di acri, situati all’estremità meridionale della Florida.

Terminata l’emozionante escursione in airboat, siamo ripartiti in direzione Naples.

Lasciati auto e bagagli al nostro albergo, il Best Western Naples, siamo andati a fare due passi a piedi verso la spiaggia.

Respirare la brezza, ascoltare la voce del mare, ammirare il tramonto, godere le vedute dei canali e del golfo del Messico, visitare le aree verdi e passeggiare nel centro città. Tutto questo è Naples! In altre parole, relax, romanticismo, voglia di muoversi… .

Naples è tenuta benissimo, con case stupende, con bei negozi e una splendida spiaggia. Unico neo: la strada che abbiamo percorso dall’albergo verso il mare, non è pensata per essere fatta a piedi. Abbiamo camminato sulla pista ciclabile, non esiste un marciapiede!! Villone bellissime, con viali e prati bellissimi e non un marciapiede.

La sera abbiamo cenato al Red Lobster (a due passi dall’albergo). Catena americana, dove abbiamo mangiato bene a circa 59$ in due.

Il Best Western Naples è carino, con un bel parco all’interno, le stanze sono grandi e luminose. Albergo pulito e colazione buona, con un buffet abbastanza ricco. Ho avuto un problema a livello di pagamento: mi hanno addebitato un importo superiore rispetto all’offerta che ho comprato. La prenotazione l’avevo fatta tramite Booking, a cui ho chiesto chiarimenti. Anche per Booking l’addebito non era corretto, ma la struttura ha insistito nel dire il contrario. Non sto a dettagliarvi la cosa, visto che si trattava di una differenza di 8 euro. Comunque con l’albergo non c’è stato verso. La restituzione della differenza me l’ha fatta Booking, dimostrando la sua professionalità. Booking non ha sicuramente bisogno della mia sviolinata, ma il servizio d’assistenza clienti per me è eccezionale. Quanto all’albergo evito di aggiungere altro.

Venerdì 12 agosto 2016

Dopo aver fatto colazione in albergo ci siamo rilassati nel centro di Naples e sul Pier. Come già scritto è molto bello, curato, pulito.

Terminato il giro siamo ripartiti per Homestead. Il pranzo l’abbiamo consumato per strada, in un posticino che mi ero segnata: Joanie’s Blue Crab Cafe. Confermo ciò che avevo letto e che mi ha spinta a inserirlo tra le possibili tappe culinarie, ossia cibo squisito ad un buon prezzo. Abbiamo preso fritto misto con alligatore e zampe di rana. La cameriera, veloce, gentile ed ospitale. Il locale è molto particolare.

La notte l’abbiamo trascorsa al Floridian Hotel notte a € 58,71 con colazione. L’albergo è vecchiotto e tristissimo, ma la camera ben tenuta e pulita. Il personale molto cortese e gentile. La colazione buona.

Avevo previsto la notte a Homestead perché avevo in testa di fare il Trail a piedi (Anhinga Trail) all’interno del parco delle Everglades. Il problema è che dopo esserci fatti più di mezz’ora di strada e parcheggiato, ci siamo accorti che il Trail era chiuso, causa lavori di ristrutturazione. Beh non vi descrivo la delusione, non vedevo l’ora di fare quel Trail! Abbiamo visto un paio di coccodrilli, tante cavallette giganti… Ma ovviamente ci aspettavamo molto di più! La strada che entra nel parco è molto bella!

Tornando indietro abbiamo fatto una breve sosta da Robert is here, un altro posto che mi ero segnata e che credo sia un’istituzione. Ci siamo fatti tagliare a pezzi un ananas ed un mango (il secondo squisito!). Ce li siamo mangiati sui tavolini attorno la piscina del nostro hotel.

Sabato 13 agosto 2016

Dopo la buona colazione, siamo partiti in direzione sud per Key Largo e qui abbiamo avuto la seconda delusione di questa parte del viaggio. L’idea era infatti di fare un’uscita in catamarano per snorkeling sulla barriera corallina con John Pennekamp Coral Reef State Park. Purtroppo ci avvertono che ci sono le onde molto alte, di conseguenza i boccagli inutilizzabili e caldamente ci sconsigliano di farla.

Dopo aver trascorso qualche oretta in spiaggia e bagno al “relitto” (dopo Eleuthera…potete immaginare), in tarda mattinata siamo partiti per l’alloggio successivo, il Riptide RV Resort and Motel € 76,61. Per il Motel, considerate le pessime recensioni lette e le poche foto, temevo di trovare “la stanza delle brutte sorprese”. Ed invece la stanza era carina, pulita e non così piccola come ci aspettavamo. Il proprietario gentilissimo, sempre presente e sorridente e ci ha consigliato un buon bar sul mare dove andare a mangiare e bere.

Dopo aver lasciato tutto, siamo andati da Island Grill at the Mandalay per un pranzo-merenda. Locale alla buona, sul mare, rilassante e con musica dal vivo! Dopo il pranzo siamo andati a fare un giretto per Key Largo.

Prima di cena ci siamo rilassati al terrazzo sul mare del Riptide: due birre e un tramonto da togliere il fiato.

Domenica 14 agosto 2016

La mattina con calma abbiamo ripreso la strada verso Key West, ma prima abbiamo fatto sosta da Harriette’s Restaurant a Key Largo per una buonisssssima ed abbondante colazione. I key lime muffin sono squisiti! Non abbiamo assaggiato gli altri gusti, ma sono da libidine, caldi gustosi. Il locale è pienissimo, particolare, e un must soprattutto la domenica mattina. Il personale gentile e sorridente.

La strada, la U.S. Route 1, che arriva a Key West è molto affascinante, ma forse avevo delle aspettative più alte o forse ero ancora un po’ delusa dai giorni precedenti. Devo ancora capirlo!

L’alloggio scelto è stato Merlin Guest House in Key West, prenotato tramite Booking € 152,50 con colazione, parcheggio a $10. La Guest House è veramente bella, ben tenuta, con un bel giardino, piscina, parcheggio privato. La nostra camera era piccolina, ma bella e pulita. I proprietari, molto gentili e disponibili a darci indicazioni. La mattina siamo riusciti ad anticipare la colazione visto che dovevamo partire per Miami e riconsegnare la macchina.

Abbiamo trascorso la giornata passeggiando e perdendoci per Key West da Est a Ovest. Piccola e veloce sosta per due panini squisiti con aragosta da The Conch Shack! Key West è un paese affascinante, sia per la gente che si incontra che per le costruzioni coloniali splendidamente tenute. Il mare di Key West direi che è bruttino. Non voglio fare la schizzinosa e probabilmente il ricordo molto fresco delle spiagge da sogno di Eleuthera, non ha aiutato. Abbiamo visto Higgs Beach e South Beach.

Il tramonto a Mallory Square (decisamente meno bello di quello visto a Key Largo la sera precedente) è diventato, a partire dagli anni 60, un appuntamento irrinunciabile. Già due ore prima del tramonto la gente si ritrova a Mallory Square e sulle banchine per aspettare l’evento. La celebrazione del tramonto a Key West termina con un applauso. Questa festa, nota come Sunset Celebration, ospita ogni sera visitatori provenienti da tutto il mondo ansiosi di assistere agli spettacoli di maghi, giocolieri, clown, sensitivi, musicisti, artisti, e di degustare cibi locali. Per assistere al tramonto si può prendere posto lungo la banchina dove è stata costruita una sorta di tribunetta.

Per cena, siamo andati da Dj’s Clam Shack. Abbiamo “ribadito” un panino con aragosta e una frittura, tutto molto buono a prezzi onesti. Dopo cena siamo andati a berci una birra da Green Parrot, locale con musica molto carino.

Lunedì 15 agosto 2016

Presi dall’ansia del Ferragosto, abbiamo chiesto al Merlin Guest House una colazione anticipata e così è stato. Grazie alla loro collaborazione, siamo riusciti a partire per le 8 verso l’ultima destinazione della vacanza: Miami South Beach. In 3 ore e 30 minuti eravamo già all’agenzia di Thrifty per la riconsegna dell’auto. Avevamo scelto questa compagnia perché aveva il deposito proprio a due passi dal nostro albergo.

Le due notti a Miami South Beach le abbiamo trascorse al Odyssey of South Beach Hotel (€ 194,00). L’albergo è bello e recentemente ristrutturato, in un’ottima posizione a due passi dalla spiaggia e comodissimo per tutto. Personale sempre presente. Teli per la spiaggia inclusi. La colazione un pochino scarsa. Nonostante la colazione fosse un pochino scarsa, la ritengo comunque un’ottima soluzione considerando quello che abbiamo speso poco.

Lunedì e martedì 15-16 agosto 2016

I due giorni a Miami ce li siamo passati in pieno relax, tra spiaggia, tour a piedi per vedere le costruzioni Art Decò e un po’ di shopping.

La parte più turistica della città è Miami Beach, una lunga striscia di sabbia collegata con la terraferma da una serie di ponti. L’attrattiva principale di Miami Beach è SoBe, ossia South Beach, conosciuta in tutto il mondo grazie soprattutto ai tanti film che sono stati qui girati. Viali di palme, alti edifici, hotel art déco, giovani che sfrecciano sui rollerblades e sugli skate-boards, locali alla moda in cui si canta e balla fino al mattino e spiagge infinite in cui spesso si incontrano persone davvero bizzarre: questi sono gli elementi che caratterizzano Miami Beach.

L’Art Deco Historic District, ovvero la più grande concentrazione al mondo di edifici in stile art déco (un movimento artistico che si sviluppò in Europa e poi in America negli anni ’20 e ’30). Se ne contano tantissimi!

Non potevano mancare le foto sulle famose torrette dei bagnini a Miami Beach.

Insomma due giorni di relax, senza orari e destinazioni da raggiungere.

Tra i bar che abbiamo provato, degno di menzione è La Sandwicherie Miami Beach, un bel locale, in pieno stile americano: La sua cucina propone panini enormi con ingredienti gustosi e freschi.

Mercoledì 17 agosto 2016

Ci siamo avviati verso l’aeroporto di Miami Beach per tornare a casa dopo ben 3 settimane stupende nel continente americano durante le quali abbiamo vissuto 3 viaggi in uno!

Se vi interessano, vi rimando ai due diari di viaggio specifici per le prime due parti:

Pubblicato da seca75

Un viaggio inizia molti mesi prima di partire, esattamente quando, tra le varie opzioni, mi convinco che QUELLA sarà la mia prossima meta e me ne innamoro così intensamente da ritenere che sarà la più bella. Difficilmente un viaggio mi delude, quasi sempre invece mi fa provare emozioni inaspettate! Il più bel viaggio, è quello che non è stato ancora fatto. Loick Peyron

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