L’arcipelago delle Bahamas è composto da centinaia di isole.
Provo a descrivervi cosa significa passare una vacanza a Eleuthera, isola delle Bahamas fuori dal circuito turistico. Noi ne siamo stati letteralmente conquistati da questa isola sperduta e dimenticata dalla massa. Quasi sempre, a parte ad Harbour Island, ci siamo trovati da soli in spiaggia.

Se state pensando a questa destinazione non ha senso spendere molto nei resort di lusso. La vacanza va vissuta girando ed entrando in contatto con le persone del luogo, prendendo un’auto e cercando spiagge nuove ogni giorno.
Non ci sono servizi sulle spiagge. Scordatevi lettini e ombrelloni, bar/ristoranti, chioschi… E’ indispensabile una borsa termica per le bevande (magari una buona Kalik, la famosa birra delle Bahamas) e qualcosa da mangiare, magari preso ai take-away o nei pochi supermercati lungo la strada.
Non ci sono discoteche, locali alla moda e nemmeno ristoranti chic, se non qualche rarissima eccezione. Le groceries sono dei mini supermercati che vendono di tutto.
Girando l’isola abbiamo notato che la cura del territorio non è in cima alle preoccupazioni della popolazione bahamense. In compenso vi potete godere con assoluto relax la vostra vacanza a Eleuthera perché la vita scorre molto molto molto lentamente.
Se cercate un’isola dove trovare movimento, vetrine, shopping e vita mondana ecco, evitate sia Eleuthera che Exuma perché non fanno assolutamente per voi. Se invece cercate mare da cartolina, da godervi praticamente da soli anche nel mese d’agosto, ANDATECI!
Prendete in considerazione anche il rischio uragani tipico proprio del periodo agosto-ottobre. Nel 2012, a fine agosto, a Exuma ci siamo beccati la coda dell’uragano Isaac che di fatto non ha fatto danni alle Bahamas, ma ci ha “chiusi” in camera per quasi una giornata.














Vi consiglio di portarvi un repellente per le zanzare.
Questo articolo racconta la parte centrale di un viaggio complesso che ci ha visti partire da Atlanta e scendere lungo la Strada della Musica fino a New Orleans, che trovate QUI insieme alle considerazioni generali relative alla pianificazione e distribuzione dei giorni lungo l’itinerario. Dopo Eleuthera siamo tornati negli Stati Uniti, nel sud della Florida, per la parte finale del viaggio, raccontata nel diario Florida on the road che pubblicherò prossimamente!

La mattina del 5 agosto 2016 abbiamo raggiunto l’aeroporto di Fort Lauderdale e l’eccitazione è iniziata a salire: Bahamas torniamo!!!
Abbiamo raggiunto Eleuthera volando da Fort Lauderdale con Silver Airlines. Il volo di andata e ritorno per Eleuthera ci è costato € 450 a testa con assicurazione annullamento e bagagli in stiva. Il tragitto è molto suggestivo perché volando a bassa quota si gode di una bellissima vista sulle Bahamas. Lo spettacolo sottostante ci ha riportati con i ricordi al 2012 quando siamo stati ad Exuma (diario di viaggio che vi ho già raccontato qui).
Arrivati al North Eleuthera Airport e fatto il veloce controllo passaporti, abbiamo ritirato i bagagli e siamo andati alla ricerca della nostra macchina, di cui non si può fare a meno. L’isola sembra piccola ma ha una forma allungata e sottile, con una lunghezza di 180 km e una larghezza che si attesta fra 1 e 2 km.
Faccio ora una breve parentesi sull’auto, una Honda CRV prenotata con Cadet Car Rentals. All’uscita dall’aeroporto ci attendeva la moglie del titolare con le chiavi. Pagato come da accordi il pattuito in contanti: $360 ($60 al giorno) a cui abbiamo aggiunto $60 per il servizio all’aeroporto (più $60 di cauzione benzina che poi ci ha ridato). La scelta della macchina tipo jeep si è rivelata perfetta per via delle strade non bellissime! Sulla macchina c’era una cartina già molto usata, ma necessaria! La riconsegna è stata strana: l’abbiamo lasciata chiusa all’aeroporto con le chiavi dentro.
ATTENZIONE! Alle Bahamas la guida è a sinistra (retaggio della colonizzazione inglese)!
Una volta caricate le valigie siamo partiti. La nuova parola d’ordine: RELAX!
Lungo la strada non abbiamo resistito e ci siamo lanciati in mare poco più a sud del Glass Window Bridge, alla Twin Sisters Beach.
Ripresa la strada, abbiamo fatto un’altra sosta per il pranzo da Laughing Lizard Cafe. Abbiamo preso due rotoli (tipo rotoli di piadina farcita) belli pieni, di cui uno squisito con l’avocado, tre birre Kalik spendendo $42! Benvenuti alle Bahamasssssssssss!!!

Per arrivare al nostro albergo Unique Village Resort abbiamo dovuto percorre ben 74 km.
L’albergo è sul mare con una vista stupenda. Abbiamo avuto un piccolo disguido con la proprietaria a cui non risultava il nostro pagamento anticipato (€ 492,00 per 6 notti tramite un’offerta su Venere colazione esclusa). La situazione si è poi risolta.
Chiarito tutto e terminate le pratiche del check-in, ci hanno dato una sistemazione superiore rispetto a quella che avevamo prenotato (al piano superiore e con vista mare). La camera era pulitissima ed enorme, con doppio letto queen size, frigo, terrazza sulla piscina e sul mare! Assolutamente perfetta per la nostra permanenza ad Eleuthera!

Il pomeriggio ci siamo rilassati sulla spiaggia dell’albergo, l’ultimo tratto meridionale di Poponi Beach.
Per l’ora aperitivo siamo andati in “centro” a Governor’s Harbour all’Anchor Bay per il Friday Fish Fry. Tutti i venerdì dalle 19.00 alle 24.00, sulla spiaggia, persone del posto organizzano una grigliata di pollo e pesce. Un DJ sulla strada spara musica caraibica a tutto volume!
Sentivo già la mancanza della musica che ci ha accompagnati durante la prima parte del viaggio… Non potevamo non concederci una serata movimentata!
Siamo arrivati poco prima della 19 e così abbiamo trovato un tavolo per goderci l’apericena al tramonto. Un po’ alla volta il locale si è riempito e caricato! Abbiamo mangiato bene bevendo birra locale, a prezzi decisamente economici per l’isola. Da non mancare!





SPIAGGE
Vi do un consiglio per vivere ed esplorare meglio l’isola.
Ogni giorno prima di uscire fatevi gli screenshot dal sito http://www.discover-eleuthera-bahamas.com delle spiagge che volete vedere. Le indicazioni per arrivare alle spiagge sono molto dettagliate. Al contrario di quelle sulle strade, praticamente assenti (almeno nel 2016!).
Ci siamo limitati alle spiagge del centro dell’Isola: Alabaster Bay (una delle nostre preferite), Twin Cove Beach, Club Med Beach, Poponi Beach, Double Bay Beach, Ten Bay Beach. Verso nord abbiamo visto: Gaulding Cay Beach, Rainbow Bay, Airport Beach.





























Ci siamo inoltre concessi una giornata intera ad Harbour Island, isolotto a nord di Eleuthera caratterizzato da un paesino pittoresco fatto di case colorate e ben tenute (Dunmore Town) dove si circola con le golf car. Harbour Island è raggiungibile dal porto oltre North Eleuthera Airport con un “water taxi” al costo di 5$ a persona per una navigazione di circa 10 minuti.
La giornata l’abbiamo trascorsa sulla famosa spiaggia Pink Sands, lunghissima e molto bella. A noi è sembrata meno rosa di altre, ma da quello che ho capito dipende dalla concentrazione di microscopici insetti, quindi non presenta sempre la stessa colorazione. Rientrando verso il paese ci siamo passati per Lone Tree, un’altra bella spiaggia che però è adiacente ad una discarica e quindi non invita alla sosta.














Abbiamo fatto una breve sosta per mangiare e bere qualcosa da Queen Conch. Visto l’orario, erano circa le 16, la cucina era chiusa e l’unica pietanza disponibile era l’insalata di Conch… Ci siamo gustati il nostro “pranzo” seduti comodamente sul terrazzo che dà sul mare e conch salad, risulterà la più buona tra quelle mangiate!
CIBO
Come avevo letto l’isola è carissima, ma qualcosa a prezzi ragionevoli lo si trova.
COLAZIONE
Per comodità abbiamo provato il bar dell’albergo per la prima colazione. Carisssssimo!!!! Ok vista stupenda. Prendendo due piatti abbiamo speso $35 mangiando poco.
Siamo andati un paio di volte alla panetteria Govenors Harbour Bakery/Jhonny Cake – Tucker Lane che consiglio sia per la qualità che per il prezzo.
Una volta da Pammy’s (prefabbricato verde smeraldo sulla strada) con 13$ in due si fa colazione, chiuso la domenica e il lunedì.
Abbiamo provato una mattina anche un baracchino presente sulla strada poco dopo il nostro Hotel, quello all’incrocio sotto la pianta gigante (prima di arrivare alla Queen’s Hwy), sempre molto frequentato da gente locale. La colazione da loro proposta è un po’ particolare con tonno e una specie di polenta. Io vi consiglio di provarlo. Abbiamo speso pochissimo $6 in due facendo una buona colazione/pranzo. Dagli sguardi curiosi dei locali, era evidente che il turista non fosse cliente abituale!
Il nostro preferito è stato il Buccaneer Club, dove abbiamo anche pranzato e cenato. Per dare un’idea dei prezzi a coppia: colazione 28$, pranzo 38$ e cena 50$. Si mangia molto bene: hamburger, conch, carne… Le ragazze che lo gestiscono sono gentilissime. Hanno posto sia dentro che fuori (vi consiglio di stare dentro per la cena).


Per pranzo alcune volte ci siamo arrangiati facendo un po’ di spesa dal nostro supermercato di fiducia vicino all’albergo. Il signore del supermercato è perennemente al lavoro e più di una volta l’abbiamo trovato a dormire sdraiato su una cella frigorifera.


CENA
Abbiamo provato la pizza da Mate&Jenny’s Restaurant a 2 passi dall’albergo. In due con 3 birre abbiamo speso $34,50 per una pizza accettabile.

Una volta siamo andati al Sunset Inn. Offre una romantica terrazza con vista tramonto. Abbiamo consumato una buona cena di mare, tra cui frittura di pesce e polpette di pesce, spendendo sui $70.



Gli alcolici non vengono venduti nei supermercati, ma ci sono specifici negozi. Noi abbiamo fatti scorta di Kalik e per l’aperitivo sfruttavamo il nostro balcone vista mare!
Con il tempo siamo stati molto fortunati: ha piovuto copiosamente tutte le notti ma mai di giorno! Come ho detto sopra, prima di pianificare un viaggio nelle Bahamas ma in generale nei Caraibi, considerate il problema uragani!
Rimando ad altri due diari per le parti relative a:
Una opinione su "Eleuthera: relax in un paradiso naturale lontano dalla massa!"