Dopo due anni difficili e veramente pesanti, io e mio marito siamo riusciti a concederci una minivacanza! Era dal viaggio Vietnam e Maldive (maggio-giugno 2019) che non ci concedevamo una notte insieme lontani dalle mura domestiche.

Non potendo fare più giorni e avendo lui acquistato qualche mese prima una moto adatta a viaggiare, abbiamo scelto la Liguria per il nostro primo vero viaggio in moto.
Ho voluto tornare nella zona di Varigotti e Finale Ligure. Per quanto mi riguarda è stato un ritorno in un posto dove sono stata per molti anni con mia nonna quando ero una trappolina. Non so perché ho avuto questo “richiamo” proprio quest’anno, ma è stato bellissimo rivedere alcuni angoli ancora come me li ricordavo.
Questa minivacanza per me ha avuto diversi sapori:
- avevamo la necessità di “cambiare aria” e staccare dai pensieri
- mi sono auto catapultata nei ricordi delle vacanze al mare con la nonna di 35-40 anni fa
- è stato anche un ritorno a una vita quasi normale, sia per il COVID che per l’operazione che recentemente ho dovuto affrontare.
La mattina del 31 maggio siamo partiti!
Dati tecnici: partenza ore 8.30 da Sirmione, arrivo ore 17 a Finalborgo, chilometri percorsi 350 circa.
Abbiamo fatto autostrada fino a Piacenza, da dove abbiamo iniziato a percorrere la Val Trebbia.
La prima sosta l’abbiamo fatta a Bobbio, un piccolo comune all’interno della zona appenninica della provincia di Piacenza, celebre per il suo aspetto medievale e per il lungo Ponte del Diavolo sul fiume Trebbia.




Il Ponte del Diavolo, di origine romana, è formato da 11 lunghe arcate irregolari che gli donano un aspetto originale e suggestivo, che è anche all’origine delle leggende sul suo nome. Infatti, si narra che il ponte venne costruito con questo aspetto dal diavolo stesso per spaventare i monaci del monastero di San Colombano e impedire loro di attraversare il fiume.






Da Bobbio abbiamo proseguito lungo la splendida Val Trebbia. È da questo punto in poi che il fiume Trebbia regala i migliori colori e le migliori spiagge. Io vi consiglio una sosta al borgo di Brugnello. Questo borgo fermo nel tempo si trova a 464 metri di altezza, arroccato su uno sperone roccioso a strapiombo sul fiume Trebbia. Conta una manciata di case in pietra, una chiesa e un hotel ristorante che purtroppo era chiuso (per conoscenza il lunedì e il martedì chiude). È soprannominato il borgo degli artisti perché i suoi pochi abitanti sono per lo più artisti che hanno contribuito al restauro del paese, creando un’atmosfera da fiaba. Raggiungete la terrazza che circonda la chiesa per godere della migliore vista sulla valle e sul fiume.





Se volete concedervi un bagno, scendete fino alla spiaggia della Chiesetta, dove le acque sono limpide, fresche e cristalline. Noi abbiamo preferito riprendere la strada e proseguire.
Purtroppo a causa del crollo di un ponte abbiamo dovuto fare una deviazione. Tornati sul Trebbia, abbiamo fatto una sosta per il pranzo all’Hotel Ristorante Miramonti a Gorreto. Ambiente casalingo, servizio alla buona, piatti semplici della tradizione con ingredienti veramente buoni a prezzi eccezionali. Abbiamo speso € 33 per due primi, due birre, due caffè e un’acqua.


Rifocillati, siamo ripartiti verso Finalborgo percorrendo ancora un pezzo di SS45 fino a Genova (la parte più interessante e panoramica resta tra Bobbio e Corte Brugnatella) per poi prendere l’autostrada.
Ad entrambi il viaggio dell’andata è quasi “volato” nel senso che percorrendo la Val Trebbia ce lo siamo goduti grazie ai panorami spettacolari!
Arrivati a Finalborgo, siamo andati a depositare i nostri pochi bagagli al B&B Castelli in aria.
Il B&B è a due passi dal borgo, ma allo stesso tempo fuori dal mondo. La casa è molto bella, la nostra camera semplice e pulita, la colazione buona, i titolari disponibili a dare informazioni utili e a soddisfare le esigenze dei loro clienti. Abbiamo speso € 220 con colazione inclusa per le 3 notti. Incluso anche il parcheggio su una strada quasi privata.
Lasciato il nostro alloggio, siamo andati a sgranchirci le gambe nel centro di Finalborgo.
Finalborgo è una cittadina medievale a due passi dal mare, stretta tra una cinta muraria ancora perfettamente conservata.
Inserita nel circuito Borghi Più Belli d’Italia, questa frazione di Finale Ligure è una piccola perla. La bellezza di Finalborgo è che gli sfarzi del passato convivono con un presente un po’ decadente ma vivace, animato da un viavai di gente di tutte le età e da negozi, botteghe artigiane, ristorantini e caffè.
Finalborgo attira i turisti non solo con il suo patrimonio culturale e storico, ma anche con le numerose attività all’aria aperta che si possono praticare nei dintorni. Non sorprendetevi se passeggiando per il reticolato di vie del centro storico vi imbatterete in ciclisti spesso “infangati” con la loro mountain bike o di free climbers che si incontrano nei bar per darsi consigli sulla prossima arrampicata.































Dopo un aperitivo nel Borgo, abbiamo deciso di salire a Perti per la cena presso l’Antica Osteria.
Per salire abbiamo percorso il sentiero che parte dall’ufficio postale di Finalborgo. Si tratta dell’antica strada romana, una caratteristica “crosa” ligure. Poco dopo si incontra la prima fortificazione che domina il borgo, Forte San Giovanni. Si sale ancora sul sentiero sterrato fino alla struttura del Castel Govone. Il sentierino è scosceso tra le rocce e la vegetazione bassa mediterranea, non facilissimo da percorrere. Il castello purtroppo è chiuso e per proseguire per Perti bisogna tornare indietro un pezzo, passando tra uliveti e coltivazioni. A Perti la Chiesa di Sant’Eusebio domina il paese.













La cena è stata deliziosa. Abbiamo preso due antipasti, due primi, due birre e due caffè per un totale di € 50,00. Assolutamente consigliata, ma portatevi qualcosa per coprirvi e soprattutto prenotate!
Dopo cena per rientrare al B&B abbiamo fatto un’altra strada che non abbiamo apprezzato a causa del freddo e del buio! Unica nota molto positiva, in mezzo ai campi abbiamo rivisto tantissime lucciole. Sia io che mio marito abbiamo ricordato le lucciole molto presenti nei giardini di casa da piccoli e del tutto assenti negli ultimi 20 anni!
Sabato 1° giugno
La nostra prima mattina ligure. Ci siamo subito diretti subito verso la famosa Baia dei Saraceni, per goderci un po’ di mare in tranquillità e con poche persone.
Che dire, i colori del mare sono splendidi…ma l’acqua era ancora ghiacciata!!!










Dopo aver trascorso tutta la mattina in spiaggia, siamo andati verso il centro di Varigotti. Mi chiedevo “riconoscerò i posti vissuti da piccolina?”. Assolutamente si! Erano talmente limpidi che sembrava fosse passato solo un anno!




Ho rivisto l’albergo dove andavo “Hotel Plaza”, era lì quasi uguale ad allora, ma abbandonato a se stesso. Ho riconosciuto anche il ristorante “La Caravella”, di fronte all’Hotel. Anche il ristorante non è troppo cambiato rispetto ai miei ricordi.



Con la nonna facevo un mese al mare e ricordo che giocavo con la figlia dei gestori dell’hotel (Donnie) e il figlio dei gestori del ristorante (Danilo).


Non so se sia stata più l’emozione nel ritrovare i luoghi del passato quasi immutati o la tristezza per la “decadenza” di quella parte di Varigotti a due passi dal borgo.
Varigotti ha un meraviglioso borgo saraceno formato da casette basse tinteggiate con i colori del sole e costeggiandole ci si troverà direttamente in spiaggia. Il mare è cristallino e azzurrissimo.










Dal Molo di Varigotti si gode di una vista pazzesca. Ve lo consiglio!


Per pranzo siamo andati da Spacca Frutta. Il posto è carino e i prodotti utilizzati sembrano di qualità e freschi.
Nel pomeriggio abbiamo visitato Borgio Verezzi, piccolo paese in provincia di Savona situato tra Pietra Ligure e Finale Ligure, inserito nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia. Situato su una collina, con belle case in pietra intervallate da stradine acciottolate che si inerpicano strette. Nel centro di Verezzi potete visitare piazza Sant’Agostino, sede del festival teatrale che ogni estate, dal 1967, anima la vita cittadina. La piazza è caratterizzata dalla tradizionale “pietra rosa” di Verezzi e da qui si gode di una vista impagabile su tutto il golfo della Riviera di Ponente.


















Scesi, ci siamo fermati per una visita veloce a Pietra Ligure: le vie del centro, la Basilica di San Nicolò e una Farinata Da Virginia. Attenzione: ha degli orari ben precisi per la farinata. Noi siamo riusciti a mangiarla ed è veramente buona!








Terminata la passeggiata siamo andati sul lungomare a Finale Ligure.



Per cena siamo andati in centro Ai Cuattru Canti, spendendo € 46 per un antipasto, due primi e 4 birre medie. Abbiamo mangiato molto bene, su tavoli all’aperto.


Domenica 2 giugno
Domenica mattina ci siamo trovati con una coppia di amici e abbiamo deciso di rilassarci al mare, scegliendo i Bagni Gallo a Varigotti, pagando € 30 per 2 lettini e ombrellone. Il bagno è veramente bello e ben tenuto.





Per pranzo siamo andati da “Il Corsaro” (volevamo andarci anche il giorno precedente ma era troppo tardi). Abbiamo preso un antipasto di calamari fritti (buonissimi), due primi (consiglio assolutamente gli gnocchi di polpo con le cozze e melanzane), due birre, due caffè, acqua € 60,00. Il locale è semplice, ma si mangia benissimo. La signora che serve è un po’ particolare, inizialmente un pochino fredda, ma poi con noi è stata super!
Prima di tornare a Final Borgo e lasciare la coppia di amici, ci siamo concessi un aperitivo a “La Ruggia”. Il locale è bellissimo e merita sicuramente più di un aperitivo.







Lunedì 3 giugno
L’ultima mattina, prima di rientrare, ci siamo rilassati qualche ora sulla spiaggia di Varigotti. Pranzo veloce al Piccolo Bar e poi siamo partiti!






