IL NOSTRO VIAGGIO DI NOZZE
Il viaggio di nozze è stato organizzato in parte da me stessa e in parte tramite la mia agenzia di fiducia Oltre i Miraggi di Brescia e Viaggidea di Alpitour.
Il Viaggio prevedeva il seguente itinerario: Cascate Vittoria (Parte 1 che trovate a questo link), poi Cape Town, Capo di Buona Speranza, Hermanus, Garden Route, Kruger (Sudafrica) e poi relax alle Seychelles (Parte 3).
VIAGGIO STUPENDO!!!
GUIDA. Ho optato per la Lonely Planet, prestatami da un’amica, che si è rivelata quasi inutile: zero spunti, zero itinerari, zero cartine estraibili, per Cape Town sole 20 paginette per raccontare la città. Il Web ormai da informazioni decisamente più interessanti e complete.
Premesse
Tramite l’agenzia e Tour Operator abbiamo preso: voli (intercontinentali e interni), due auto a noleggio, le prime due notti a Victoria Falls con escursioni, il pernottamento a Johannesburg per lo scalo, il transfer per il Kruger, le due notti in riserva privata e la notte in zona aeroporto di Nelspruit (a White River).
Non nego che organizzare questo viaggio sia stato impegnativo, proprio perché c’erano più interlocutori a cui far capire le nostre esigenze.
La nostra stupenda Lista nozze, con tutti i pacchetti e le varie tappe del viaggio, è stata gestita e definita con l’agenzia Oltre i Miraggi.
Abbigliamento. Credo di aver sbagliato a fare la valigia! Sono infatti partita con una sola felpa con cappuccio, per di più bianca, che ho dovuto far lavare! Durante il giorno, con il vento che abbiamo trovato da Cape Town fino a Jeffreys Bay, la felpa con il cappuccio è stata fondamentale, così come le scarpe da ginnastica e un mix tra abbigliamento per clima freddino e caldo.
Voli. Tutti perfetti, tranne uno. Abbiamo volato con Ethiopian, Ethiad, South African, Air Seychelles. Unico appunto per i voli interni in Sudafrica il limite del peso bagaglio è 20 Kg. Noi non abbiamo mai sforato, quindi non so dire se siano tassativi.
Parcheggiatori abusivi in Sudafrica? Non lo abbiamo capito, ma ogni volta che parcheggiavamo l’auto c’era un tizio con gilet catarifrangente che ci chiedeva soldi… Va beh noi abbiamo evitato di farci troppe domande e davamo sempre un po’ di monetina.
Altra premessa. Io non posso assolutamente mangiare speziato, non per gusto, ma perché ho una malattia. Durante questo mese di viaggio diciamo che mi sono arrangiata.
Il SUDAFRICA è uno Stato dalle 1.000 facce e dalle tante contraddizioni. L’itinerario percorso ci è piaciuto veramente tantissimo.
Un viaggio che non solo consiglio, ma straconsiglio!
DAY 3 – Lunedì 18 giugno
Volo per Cape Town (ore 11.45-14.40). Ritirati i bagagli da stiva, abbiamo cambiato i nostri primi euro in Rand (150-200) e abbiamo ritirato direttamente in aeroporto (ufficio Europcar) la nostra prima auto della vacanza, una Nissan Almeria, basica ma con un bagagliaio capiente per entrambe le valigie. Nel pacchetto avevamo anche il navigatore, che consiglio vivamente. Per sicurezza, avevamo anche la App TomTom sul cellulare.
La strada che dall’aeroporto va in città è una strada a scorrimento veloce che passa in mezzo a una baraccopoli gigante. Non vi nego che l’impatto iniziale è un po’ strano.
In circa 20 minuti siamo arrivati alla Kingslyn Boutique Guest House, situata in zona Green Point (con parcheggio privato) dove abbiamo soggiornato per 3 notti (dal 18 al 21 giugno) in una matrimoniale con colazione per un totale di € 264, prenotato tramite Booking.com.
La Guest House è una casa in stile coloniale, divinamente tenuta. Camera ampia, confortevole e pulita. Colazione più che buona, servita in una luminosa veranda. A disposizione degli ospiti c’è un frigo con merendine e bevande (acqua, coca, succhi, birre). Bastava semplicemente segnare camera, cosa e quantità, e il pagamento avveniva durante il check-out. Direi super comodo!!!

La posizione della Guest House è comoda per muoversi anche a piedi verso il centro e verso il Waterfront. Il titolare durante la colazione ci ha dato consigli su cosa fare o come adattare il nostro itinerario. Gentilissimo! Assolutamente consigliato!
Appena arrivati, giusto in tempo per il tramonto, siamo andati verso il Waterfront. Bellissimo. Presi dall’entusiasmo e dalla stupidità da estrema eccitazione siamo andati sulla ruota panoramica (130 Rand a testa). Giretto carino, discreta vista, ma nulla di ché! Sinceramente non lo rifarei.
Il Waterfront si presenta in modo molto elegante e ordinato e vi si respira un clima molto rilassante, quasi europeo. Abbiamo iniziato il viaggio in Sudafrica nel migliore dei modi.


Avevamo un voucher per una cena regalataci da amici per la nostra luna di miele all’Harbour House Restaurant V & A Waterfront. Cena di pesce buonissima, servizio di alto livello. Piccola annotazione: come già detto io non posso assolutamente mangiare cibo speziato. Dopo aver specificato i miei problemi, abbiamo ordinato un piatto di pesce con astici, gamberoni, calamari, cozze… Alcune pietanze si sono rivelate comunque speziate. Considerato il livello del ristorante abbiamo segnalato il problema e hanno prontamente preparato alternative adatte a me.
Dopo cena abbiamo fatto due passi e poi preso il taxi per rientrare.



DAY 4 – Martedì 19 giugno
Dopo colazione, grazie anche alle dritte del proprietario della Guest House, ci siamo diretti subito a Muizeneberg, giusto per vedere la spiaggia, le casette colorate ed i primi surfisti della vacanza (passateci è molto caratteristica)!

Tappa successiva a Boulders Beach, la spiaggia dei pinguini (ingresso a 76 Rand a testa). È molto divertente guardarli. C’è una passerella in legno, dalla quale ovviamente non si può scendere dalla quale si possono ammirare a poca distanza. Noi ci siamo andati la mattina verso le 9.30 e non c’era nessuno!




Dopo Boulders Beach ci siamo diretti verso Capo di Buona Speranza e la Lighthouse di Cape Point (147 Rand a testa).
Non abbiamo fatto grandi camminate, ma ci siamo limitati alle cose più veloci e comode. La vista dall’alto dalla Lighthouse è fantastica da tutti i lati: a nord si vede la penisola, a ovest una spiaggia stupenda, sotto di voi vista da togliere il fiato. Noi ce la siamo fatta a piedi ma volendo c’è una funicolare. Assolutamente da vedere per godere degli scorci stupendi.





Al rientro abbiamo tenuto la strada a ovest con tappa per un pranzo da Fisherman’s a Kommetjie. Erano le 2 e mezza, eravamo estremamente affamati e il posto lo abbiamo trovato per caso. Abbiamo mangiato divinamente. Io ho preso calamari fritti (buonissimi) e mio marito una buonissima bistecca con uova e patatine, con due birre e un caffè americano, per una spesa totale di 300 Rand.
Rifocillati abbiamo ripreso la strada verso la Chapman’s Peak Drive (strada a pagamento circa 40 Rand a macchina). Questa strada l’avrei percorsa e ripercorsa; è veramente stupenda e ci ha regalato forti emozioni!!!



Infine ci siamo concessi una tappa veloce a Hout Bay Beach e a Camps Bay Beach. Purtroppo da quest’ultima non abbiamo potuto ammirare i 12 apostoli perché coperti dalle nuvole, ci siamo però goduti un bellissimo tramonto.



Per cena siamo stati gentilmente accompagnati da un cugino di amici, in un locale in centro a Cape Town.

DAY 5 – Mercoledì 20 giugno
Visto che a causa delle condizioni meteo e del vento non sempre la funivia è in funzione, abbiamo deciso di andare subito alla Table Moutain in quanto in servizio. Purtroppo il cielo era molto coperto, con qualche piccolo e breve spiraglio di luce, mentre nel pomeriggio si è aperto tutto! Con il senno di poi avremmo dovuto posticipare la visita, va beh…
Abbiamo acquistato i biglietti della funivia on line pagando per due biglietti € 37 dal sito https://www.tablemountain.net. Abbiamo parcheggiato l’auto quasi sotto la partenza.
Dalla sommità della Table Mountain si può ammirare Cape Town. La Table Mountain, una vera e propria icona nonché una delle principali attrazioni del paese, dalla particolare forma piatta da cui ha preso il nome, è una delle visioni più caratteristiche tra i panorami di Città del Capo. La Table Mountain, Parco Nazionale dal 1998, è molto di più. Questa montagna è lunga tre chilometri circa e la sua cima è spesso avvolta da una coltre di nubi, dovute a un accumulo di umidità. Il Parco Nazionale di Table Mountain di Città del Capo è una delle Sette meraviglie naturali del Mondo. Inoltre nel 2004 è stata riconosciuta Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Dopo aver aspettato parecchio l’apertura del cielo, abbastanza infreddoliti, ci siamo arresi e siamo scesi verso la città.




Prima tappa a Bo-Kaap, quartiere malese con casette colorate, che si presenta con ripide strade e numerose moschee. Le strade più colorate e più belle da vedere di Bo-Kaap sono: Chiappini Street, Rose Street e Wale Street.


Finito il giro abbiamo percorso Long Street per fermarci alla Beerhouse (223 Long Street). Abbiamo preso due Beerhouse Burger e 3 birre da 500 ml, spendendo 310 Rand mancia inclusa. Bel clima, buona birra, bella terrazza su Long Street, ma per il cibo ho avuto qualche problema per via delle mie limitazioni con le spezie.



Dopo pranzo abbiamo percorso Long Street verso nord-est, passando da Greenmarket Square, la centralissima piazza circondata da palazzi storici, che ospita un caratteristico mercato di artigianato. Cercando SA Mission Museum (che non abbiamo trovato), abbiamo proseguito per St. George’s Mall, un’affascinante strada pedonale, con negozi e artisti di strada. Dopo la visita a St George’s Cathedral, la Cattedrale Anglicana della città, abbiamo continuato l’itinerario per Iziko Slave Lodge, Groote Kerk. Purtroppo il District Six Museum stava chiudendo e non siamo riusciti a visitarlo. Poco prima di arrivare siamo passati di fianco al carcere ed abbiamo assistito a discorsi a distanza tra mariti e mogli.
La tappa successiva è stata la Grand Parade (la piazza più grande della città) dominata dalla City Hall, il grande Municipio, dove ogni mercoledì e sabato si svolge un mercato. Quando siamo arrivati stavano già iniziando a sbaraccare.
All’ora del tramonto eravamo di nuovo in zona Waterfront, passando prima dallo Zeitz Museum, bellissima struttura. Di fronte c’è una delle cornici gialle rivolte verso la Table Mountain.
Siamo andati a mangiare qualcosa al V&A Food Market. L’orario di chiusura indicato è alle 19, ma già alle 18.30 è difficile trovare qualcuno che abbia voglia di servirti.



DAY 6 – Giovedì 21 giugno
Dopo esserci goduti la stupenda Cape Town, abbiamo iniziato la parte di viaggio lungo la Garden Route fino a Port Elizabeth.
Siamo così partiti in direzione Hermanus. Visto che il cielo era limpidissimo, abbiamo deciso di fare un piccola deviazione verso Camps Bay Beach, ai piedi della Table Mountain, per ammirare i maestosi Dodici Apostoli. Abbiamo iniziato la giornata con una vista da togliere il fiato!!!

Faccio una piccola parentesi. Nel mio programma di viaggio per il giorno 21 giugno c’era Muizeneberg, Stony Point ed Hermanus. Il gestore della Guest House ci ha sconsigliato di fare la strada costiera perché ci sono alcuni punti pericolosi, dove si passa in mezzo a Township. Per questo motivo ho anticipato a martedì Muizeneberg.
Breve deviazione a Stony Point (ingresso 20 Rand a testa), vicino a Betty’s Bay, per visitare una colonia di pinguini. L’area è decisamente meno turistica rispetto a Boulders Beach (che a noi è piaciuta di più).

Visto che era presto, abbiamo proseguito per De Kelders, con la speranza di avvistare qualche balena. Abbiamo pranzato al Coffee On The Rocks, segnalato dalla Lonely Planet perchè ha una bellissima terrazza sul mare. Dicono che sia uno dei posti migliori per avvistare le balene ma, forse a causa del forte vento che ci ha accompagnati per qualche giorno, purtroppo non ne abbiamo viste! Ci siamo comunque goduti un buon pranzo a base di insalatone e hamburger. La titolare è deliziosa e gentilissima e ci siamo tornati anche il giorno successivo.
Abbiamo pranzato con meno di € 20,00 in due (con incluse 4 birre).



Tornando verso Hermanus siamo passati da Stanford. La Lonely Planet lo descrive come un interessante villaggio da vedere, ma noi non abbiamo trovato nulla di interessante e abbiamo proseguito!

Hermanus si trova all’inizio della Garden Route e fu fondata nel 1830 come pittoresco villaggio di pescatori. Già all’inizio del 1900 divenne una località di villeggiatura alla moda anche grazie al clima sempre temperato e dell’atmosfera molto tranquilla. La rapida crescita verificatasi nel corso degli ultimi anni si spiega con la presenza nella Walker Bay, da giugno a novembre, di un gran numero di balene franche australi, al punto che molti considerano Hermanus la cittadina migliore del mondo per dedicarsi al whale-watching dalla terraferma. Infatti, Hermanus ha una passeggiata sul mare lunga circa 14 km con diverse panchine in punti panoramici.

A Hermanus abbiamo alloggiato all’Anchor’s Rest, dove avevo prenotato la Suite Loft Luna di Miele (€ 102 per due notti), con parcheggio privato gratuito. Per la colazione veniva richiesto un extra di € 5,00 a testa, che abbiamo sfruttato una sola mattina perché non ci ha fatto impazzire! Il cottage è molto bello. La nostra stanza semplice, ampia e luminosa, anche se la pulizia non era impeccabile. La proprietaria, gentilissima, ci ha chiesto cosa avevamo in programma durante la nostra permanenza e si è offerta di prenotarci l’escursione in barca per l’avvistamento delle balene. Ha chiamato la compagnia che avevo individuato in base alle recensioni lette on line (Southern Right Charters)…ed ecco la prima brutta notizia: a causa del vento forte e mare grosso, le uscite erano sospese per qualche giorno. Ci tenevo tantissimo a questa escursione tanto che avevo scelto la struttura proprio perché a due passi dal porto, di contro non comodissima per il centro di Hermanus.
Per smaltire un po’ la delusione, abbiamo tentato invano l’avvistamento delle balene dalla terraferma, facendo due passi sul “lungomare” verso il centro.
Per cena siamo andati al ristorante Quayside Cabin, all’interno del New Harbour, molto vicino alla nostra Guest House. Temevo che a causa del vento forte fosse chiuso ed invece era aperto e abbiamo consumato una cena da leccarci i baffi! Ambiente semplice e in tema marinaresco. Il titolare gentilissimo. Leo ha preso un Hot Pot (tipo zuppa di pesce moooolto abbondante e speziata), io sono andata sul sicuro con un Calamari Combo (una goduria!!!), con 4 birre Castle e una bottiglia d’acqua. Abbiamo speso 370 Rand (mance escluse).


DAY 7 – Venerdì 22 giugno
Essendo saltata la nostra gita in mare per l’avvistamento balene (!?=***?!*****?!) e, visto che ci era stato detto che si iniziavano già a vedere anche da terra, abbiamo tentato di nuovo l’avvistamento lungo il Cliff Path Walking Trail. Siamo partiti più o meno all’altezza del nostro B&B e siamo andati verso est: Kwaaiwater, Langbaai Beach, Voelklip Beach, Grotto Beach. Ce lo siamo fatto tutto armati di binocolo e obiettivo abbastanza lungo montato sulla reflex. Ma con un vento allucinante e un mare pieno di cavalloni, neanche l’ombra di una pinna o coda di balena!


Presa dalla disperazione, ho mandato a stendere tutti (ma soprattutto me stessa) e ci siamo fatti un giro in centro. Siamo passati dall’Hold Harbour Museum passeggiando tra le bancherelle e da Betty Blue Bistro per uno spuntino. Il locale è molto bello e curato, offre piatti, stuzzichini e bevande molto salutari.

Se sei in Sudafrica e passi da Hermanus ti consiglio di entrare da Hemingways Book Shop. Cerca l’edificio verde e rosso, ci dovrebbe essere una bicicletta vecchio stile appoggiata allo stipite della porta. Devi solo entrare per trovarti in un altro mondo. Non solo gli scaffali esplodono con una combinazione di prime edizioni, libri da tavolino, biografie e articoli fuori stampa, ma ogni angolo è un tributo al fascino deviante ed eccentrico: statuette in porcellana, sedie antiche, cuscini sparsi, macchine da scrivere, cartoline, cappelli, dipinti e altri oggetti di antiquariato…


Dopo esserci rilassati un po’ in camera, ci siamo preparati e siamo andati per la cena al Fisherman’s Cottage. Locale sempre in tema marinaresco, sicuramente più “inn” rispetto al Quayside Cabin ed anche un pochino più caro. Pesce altrettanto buono. Abbiamo preso: mio marito un Seafood Curry (sempre una specie di zuppa di pesce meno abbondante di quella della sera precedente), io un Smoked Fish Pie (buonissima ma era tantissima), Crispy Calamari Strips (buoni) ed un po’ di insalatina, 3 birre e 1 acqua, per un totale di 519 Rand (mance escluse).
Vorrei fosse chiara a chiunque legga questo mio racconto la mia grande delusione per la mancata vista delle BALENE!
Durante la notte ho dovuto resettare e voltare pagina, perché il viaggio era ancora lungo!


DAY 8 – Sabato 23 giugno (giornata mooooolto intensa!!!)
La mattina ci siamo alzati e siamo partiti prima dell’alba (verso le 7) in direzione De Mond NR.
La colazione l’abbiamo fatta lungo la strada al Mozart’s a Bredasdorp. Caffè caratteristico e molto particolare. Due acque, due caffè, un succo di frutta ed un piatto con uova, bacon, funghi per un totale di 133 Rand. Le signore/ragazze che servono sono gentilissime, sorridenti e molto ospitali!


Ripresa la strada abbiamo affrontato per una quindicina di chilometri una strada bianca. Ho rischiato il divorzio per la prima volta (ovviamente scherzo) perché mio marito mi ha lievemente insultata.


Però, alla fine il parco, le dune, la vista…insomma l’insieme fa dimenticare tutto.
L’entrata costa 40 Rand a testa, si parcheggia e si cammina. Abbiamo scelto un percorso che ci permettesse una visita un paio di ore: attraversato il ponte, in mezzo alle dune abbiamo raggiunto il mare. E’ stata dura perché c’era un vento allucinante e la sabbia ci mitragliava, ma ne è valsa assolutamente la pena. Eravamo solo noi due. Abbiamo visto dal registro che erano entrate altre due persone, che non abbiamo incrociato. Ve lo consiglio assolutamente perché i paesaggi sono da togliere il fiato! Peccato veramente per il vento…










Lasciato il De Mond NR, siamo passati dal famosissimo Cape Aghulas per “toccare con mano” il punto d’incontro tra Oceano Atlantico e Oceano Indiano e per vedere la Lighthouse. Sarà stato il vento, l’acqua incessante e di traverso, la stanchezza per la levataccia, la strada ancora davanti per arrivare a destinazione, ma non ci ha lasciato proprio nulla.



Per pranzo siamo andati al Pelican’s Harbour Cafe (ora CHIUSO). Il posto era moooolto alla buona e diciamolo: bruttino! Comunque abbiamo mangiato benissimo. Abbiamo preso un piatto Calamari Feast, che abbiamo diviso in due, veramente uno spettacolo, con due birre 275 Rand (mance escluse).
Intanto che aspettavo il pranzo mi sono imbattuta in una famiglia che stava festeggiando il matrimonio, che ovviamente non potevo non fotografare!!!


Ripreso il tragitto verso Mossel Bay, abbiamo percorso un tratto di strada veramente spettacolare: in mezzo al nulla dai colori pennellati… Se non fosse stato per il fatto che avevamo ancora qualche ora di strada davanti, avrei chiesto a Leo di fermarsi ogni chilometro!

Arrivati a destinazione, mi sono rilassata. Ero un po’ tesa per questa giornata molto intensa, fortunatamente siamo riusciti a fare tutto.
Il nostro alloggio a Mossel Bay si è rivelato stupendo e al di sopra delle mie aspettative! Ho prenotato al Santos Express Train Lodge la Suite King B vista mare (parcheggio privato gratuito), buona colazione inclusa (per un totale di € 75). La nostra cabina era molto bella, piccolina, ma funzionale! Ci siamo goduti la vista eccezionale sia dalla camera che dalla terrazza, da dove abbiamo ammirato sia il tramonto che l’alba!
A cena siamo rimasti comodamente al Fork & Train Restaurant. Cena discreta a meno di € 20,00 in due. Ambiente bellissimo e vista ovviamente stupenda sulla baia.



DAY 9 – Domenica 24 giugno
Dopo colazione siamo andati al Cape St Blaize Lighthouse, che purtroppo era chiuso essendo domenica. Faro carino che regala una bella vista.

Superata la cittadina di George siamo andati al Wilderness National Park (132 Rand a testa), a cui abbiamo dedicato un paio di ore. Abbiamo percorso l’Half Collared Kingfisher Trail, senza arrivare alla cascata e siamo tornati dal Giant Kingfisher Trail passando dal Bosduif Loop che ci ha regalato una vista spettacolare dall’alto. Ovviamente servono scarpe da ginnastica o trekking. Il percorso inizialmente è una passeggiata nella foresta, poi inizia la scarpinata. Devo dire che io sono andata un po’ in panico perché continuando a salire pensavo avessimo sbagliato strada. Sentiero semplice ma impegnativo. Abbiamo sudato tantissimo! La vista spettacolare dall’alto ripaga però la fatica fatta.

Usciti dal parco siamo tornati indietro per ammirare dall’alto il Kaaimans River Railway Bridge (vista sulla ex linea ferroviaria che passa sul mare, ormai non più operativa).

Ci siamo fermati per pranzo al Salinas Beach Restaurant. Siamo andati sulla terrazza all’ultimo piano. Il locale è veramente ben arredato e raffinato, con una bella vista sul mare. Abbiamo mangiato molto bene: Sirloin Steak, Calamari Tapas, due birre, un caffè, per un totale di 300 Rand. Tutto veramente buono. Servizio veloce e cortese.
Rilassati, siamo ripartiti in direzione Knysna per raggiungere il Roseroc Boutique Guesthouse dove avevo prenotato una camera Luna di miele vista laguna. Parcheggio privato gratuito, colazione inclusa (totale € 67).
In assoluto la più bella sorpresa del nostro lungo viaggio di 4 settimane. Camera enorme e luminosa, arredata divinamente, con una vista mozzafiato sulla laguna. Pulizia impeccabile. Il padrone di casa Kevin, persona squisita, attento ai dettagli ed estremamente dolce. Ci ha deliziati con qualche gentilezza/sorpresa gratuita ed inattesa. Colazione da leccarsi i baffi, con musica di sottofondo, in un ambiente arredato con gusto da un professionista. I colori dell’alba, ammirata dal balcone, da togliere il fiato! Lo ringraziamo di cuore perché ci ha fatti sentire veramente i BENVENUTI!!!


Appena il tempo per compiacermi per l’ottima scelta e siamo andati verso il centro/porto di Knysna per il tramonto.
Affacciata su una meravigliosa laguna e circondata da antiche foreste, Knysna è la città più importante che si incontra lungo la Garden Route. Abbiamo fatto una piacevole passeggiata per raggiungere a piedi il Knysna Waterfront. Al calar del sole, la laguna si è colorata regalandoci un tramonto stupendo!




Essendo domenica, tutti i ristoranti che mi ero appuntata erano chiusi. Così, su consiglio di un italiano incontrato per strada, siamo andati a prenotare un tavolo al Cafè Mario e nel frattempo abbiamo fatto un breve giro.

Che dire del Cafè Mario? E’ stata una piacevolissima sorpresa! Normalmente diffidiamo dei ristoranti italiani quando siamo all’estero anche perché amiamo provare piatti locali. Il cafè Mario con la sua pizza ci ha assolutamente entusiasmati. Sicuramente migliore di molte pizzerie in Italia. Abbiamo preso due pizze con frutti di mare (una delle due senza spezie), una coca ed una birra, conto totale 280 Rand (mance escluse).
Rientrati in stanza siamo stati accolti da lucine sul letto, un delizioso dessert e due calici di vino!

DAY 10 – Lunedì 25 giugno
Ammirata l’alba dal balcone, consumata la deliziosa colazione e scambiate due chiacchiere con Kevin, siamo andati verso l’auto, eeeee sorpresa…ce l’ha fatta trovare pulita!!! Quando si dice ESSERE OSPITALI!

Salutato Kevin, abbiamo fatto tappa veloce a Plettenberg Bay, sperando di vedere le balene…va beh non era il viaggio per le balene!

Qualche foto dal mare, due passi e siamo ripartiti verso lo Tsitsikamma National Park, più precisamente Storms River Camp, dove ci siamo limitati a percorrere i ponti sospesi. Sicuramente la vista è bellissima, ma spendere 436 Rand (totali) per entrare l’abbiamo trovato eccessivo. Ammetto che il percorso da noi scelto era molto limitato considerata la vastità del parco.







Ripresa la strada siamo andati al Seal Point Lighthousea a Cape St Francis. Accanto c’è il Penguin Rehabilitation Centre che credo fosse chiuso. Il faro è veramente bello, tutto bianco.

Arrivati a metà pomeriggio a Jeffreys Bay, affamati, ci siamo fermati da Nina’s Real Food prima di raggiungere la nostra Guesthouse (Supertubes Guesthouse). Fortunatamente servono cibo a tutte le ore. Abbiamo preso due dei piatti indicati da loro come specialità: io il pesce spada e mio marito il filetto di tonno. Abbiamo mangiato molto bene. Servizio un po’ lento, ma non avendo fretta ci siamo rilassati sorseggiando le birre. Abbiamo speso 446 Rand (mance escluse). Il locale è molto caratteristico e noi ci siamo capitati la settimana precedente al Corona Open J-Bay, l’evento internazionale di surf. Anche dentro Ninas si respirava l’attesa dell’evento. Ci siamo tornati per lo stuzzichino serale.
Supertubes Guesthouse a Jeffreys Bay, con colazione e parcheggio privato incluso (1 notte per un totale di € 85).
Camera spaziosa, luminosa e pulita. Terrazzino sul giardino interno. Personale gentile e disponibile, accoglienza eccezionale. Colazione buona. Situato in un contesto particolare, su una delle spiagge più conosciute al mondo dai surfisti. Considerato l’evento alle porte, il giardino era “occupato” dalle impalcature. Siamo stati molto contenti per la scelta della nostra ultima tappa prima di partire per il Kruger. Abbiamo visto tantissimi surfisti allenarsi e dalla spiaggia si gode di un bellissimo tramonto, ma soprattutto di una spettacolare alba! Diciamo che alloggiare in questa zona dà l’impressione di essere catapultati in un altro mondo…molto rilassante e assolutamente consigliato!



DAY 11 – Martedì 26 giugno
La mattina, dopo aver ammirato l’alba in spiaggia ed aver fatto colazione, siamo andati a vedere un po’ di surfisti cavalcare le onde. Beh uno spettacolo! Non siamo esperti in materia, ma quelli veramente bravi li abbiamo notati anche noi. Alcuni erano lì con il loro fotografo…







Siamo poi andati in centro a Jeffreys Bay per fare due passi sul lungo mare. Su suggerimento di un amico abbiamo pranzato al Tasty Table. Il locale è particolare e ben arredato. Abbiamo preso una media, una piadina arrotolata (squisita), un caffè americano ed un’acqua, per un totale di 133 Rand (mance escluse).
Devo spendere qualche parola in più per l’attenzione della titolare al mio problema alimentare (non posso mangiare cibi speziati). E’ stata oltre che gentile, direi veramente sensibile, portandomi la confezione del pane per leggere insieme gli ingredienti, assicurandomi che non avrebbero inserito nulla che mi potesse dare fastidio. E così è stato! Mi sento di ringraziarla perché spesso il mio problema (che deriva da una malattia e non da un capriccio o gusto) viene sottovalutato, anche in Italia!


Dopo pranzo siamo tornati ad ammirare i surfisti. La titolare della Guesthouse è stata gentilissima, dandoci la possibilità di usare il bagno, di tenere l’auto parcheggiata e i bagagli fino al primo pomeriggio.
Dopo aver fatto benzina (di fronte all’area rentalcars), abbiamo riconsegnato l’auto a Port Elizabeth Airport. La procedura è stata velocissima, circa 10-15 minuti.
Check-in veloce, tappa relax al High Mile Pub Port Elizabeth con 2 birre, 1 confezione di biltong e 1 di patatine (120 Rand). Volo SA 18.40-20.20 puntualissimo. Avevamo la prenotazione presso il Peermont Mondior Emperors Palace APT Johannesburg, (con colazione e transfer). Arrivati a Johannesburg e ritirati i bagagli, abbiamo avuto un po’ di difficoltà a trovare il punto dove prendere la navetta (anche perché c’erano i lavori in corso) e ci ha fatto strada un ragazzo gentilissimo. Abbiamo aspettato 10-15 minuti ed il nostro shuttle nero è arrivato.
Il Peermont fa parte di un complesso che comprende 3 alberghi, un Casinò ed un centro commerciale. Assolutamente sicuro, in quanto l’ingresso al complesso è controllato.
Hotel molto bello, camera pulita e confortevole, personale gentile. Colazione squisita con buffet molto vario e abbondante!
Siamo arrivati in hotel la sera e non abbiamo avuto problemi a mangiare qualcosa nel “centro commerciale” dopo le 21.30. Siamo andati alla pizzeria Col’cacchio (catena che abbiamo visto praticamente ovunque in Sudafrica ma sempre giustamente snobbata), abbiamo preso 2 birre e 2 insalatone Avellino. Abbiamo mangiato discretamente, le insalatone erano abbondanti, spendendo 302 Rand. Il servizio abbastanza lento nonostante il locale fosse vuoto. Sta di fatto che non avevamo molte alternative.
DAY 12 – Mercoledì 27 giugno
La colazione sarebbe stata buonissima se non fosse stata interrotta da un “allarme”. Il nostro volo da Johannesburg a Hoedspruit delle 11.50 sul sito dell’aeroporto non era schedulato. Interrotta la colazione, ho contattato l’agenzia decidendo di recarci prima possibile in aeroporto. Alla fine, dopo un’ora di panico tra chiamate e richieste in loco, ci hanno comunicato che il nostro volo era stato cancellato e riprogrammato con Airlink alle ore 13.00. Durante il check-in la hostess ci ha detto che la notizia era nota da tempo! Eravamo gli unici ad ignorarla! Ne abbiamo avuto conferma sul volo chiacchierando con i nostri vicini di posto.
Ero allarmata perché dopo l’ora di volo avevamo due ore di macchina per arrivare al nostro Lodge e il safari del tramonto LO DOVEVAMO FARE ASSOLUTAMENTE. Nel frattempo, tramite l’agenzia, sono stata contattata dall’assistente locale che ci ha assicurato che anche partendo alle 13 da Johannesburg il safari del tramonto sarebbe stato garantito. Fortunatamente il volo è stato puntuale. Ritirati i bagagli, il nostro transfer ha fatto di tutto per portarci al Lodge in tempo e così è stato!

Arrivati all’IMBALI SAFARI LODGE, abbiamo fatto il check-in. Neanche il tempo per ammirare la nostra splendida sistemazione e siamo partiti per il primo safari.
DAY 12-13 Mercoledì e Giovedì 27 e 28 giugno
IMBALI SAFARI LODGE in Pensione Completa.
Dire che abbiamo avuto fortuna è dire poco. In 4 safari abbiamo visto tutto: leopardo, leone, leonesse, rinoceronti, bufali, elefanti, zebre, giraffe, gnu, impala, camaleonte, avvoltoi, iene, scimmie, babbuini, antilopi d’acqua…
Victor, il nostro ranger, è stato eccezionale. Al primo safari (tramonto) abbiamo visto il leopardo. Al secondo (alba) tanti animali tra cui i bufali. Al terzo safari (tramonto) Victor, avvertito dai colleghi dell’avvistamento di un leone, dopo aver percorso parecchia strada, è riuscito a farcelo ammirare insieme a una decina di leonesse (emozione pura!!!!). All’ultimo safari (alba), dei BIG FIVE ci mancavano solo i rinoceronti, ha fatto di tutto per trovarli e così è stato!
Alla fine con Victor abbiamo trascorso la maggior parte del nostro tempo al Kruger. Il safari della mattina partenza ore 6 rientro 9.30-10, quello del tramonto dalle 16.30 alle 19.30-20.



Il Lodge è stupendo. Camera spaziosa, elegantemente finita, con una bella terrazza con jacuzzi. Dalla stanza godevamo di una vista stupenda sul letto del fiume molto “frequentato”. Vedevamo sempre passare animali, spesso elefanti!




Il ristorante era di buon livello e abbiamo mangiato divinamente. Colazione a buffet, pranzo e cena alla carta. Bevande (acqua, birre locali…) incluse. Il personale è delizioso, presente, gentile e sempre attento.
La tassa del parco (70 Rand a persona totali) l’abbiamo pagata direttamente al Lodge.






















DAY 14 – Venerdì 29 giugno
Terminata la nostra permanenza nel Lodge, dopo il Safari dell’alba, è venuto l’addetto di EuropCar a portarci l’auto.
Anziché partire entro le 11 come da accordi, l’auto è arrivata alle 11.30 e tra una cosa e l’altra siamo partiti alle 12. Il ragazzo che ce l’ha portata non conosceva la strada ed immagino si sia perso utilizzando il navigatore che avevamo richiesto con l’auto. Infatti, lo abbiamo dovuto spegnere perchè ci continuava a mandare verso strade private o chiuse o non adatte alla nostra auto. Inoltre, come da accordi con il Tour Operator, avevamo conservato l’importo in contanti da consegnare a mano… E con sorpresa, accettava solo carta di credito. In aggiunta, sto povero ragazzo sperava di venire con noi, visto che gli avevano detto che avremmo riconsegnato l’auto a Nelspruit. Il titolare dell’Imbali, capendo la situazione di imbarazzo, si è messo di traverso “il ragazzo era un problema di Europcar non nostro”.
Ovviamente l’auto è arrivata con serbatoio a metà.
Sta di fatto che l’ora di ritardo ci è costata la parte nord del Blyde River Canyon e della Panorama Route (abbiamo saltato Three Rondavels View Point e Bourke’s Luck Potholes). Quindi verso le 12 siamo partiti e siamo riusciti a vedere: Lisbon Falls, Wonder View, God’s Window, The Pinnacle Rock, Mac Mac Falls.
Uscendo dal parco si fa un pezzo di strada dove ci siamo detti “ecco questa è la vera Africa”: case senza soffitto, muri pericolanti, montagne di sabbia e terra dove si riunivano i bambini a giocare… Purtroppo, non abbiamo fatto soste, sia perché non conoscevamo la zona, sia perché eravamo tiratissimi coi tempi.
Quanto alla Panorama Route alcuni punti sono molto belli, soprattutto Lisbon Falls e Mac Mac Falls.
Il nostro giudizio sulla Panorama Route (anche se vista in modo frettoloso e parziale)? Negativissimo.
Le nostre Alpi hanno dei panorami non paragonabili. La strada è bella, ma è in mezzo a PIANTAGIONI (si sono tutte coltivazioni!!!) di alberi ad alto fusto. Di piante autoctone neanche l’ombra! Mi sono pentita. Tornando indietro pianificherei in modo diverso evitando il Blyde per rimanere una notte in più nel Kruger.


Appena dopo il tramonto siamo arrivati allo STILLE WONING GUEST HOUSE a White River. Alloggio prenotato tramite Tour Operator.
Accoglienza, come sempre, fantastica. Aspettavano solo noi!
La camera con arredo moderno, curato, sebbene essenziale ma a noi è piaciuta moltissimo. Bello il giardino centrale che purtroppo abbiamo solo intravisto a causa della nostra brevissima permanenza.
Per cena siamo andati al ristorante Baghdad al Baghdad Center. Abbiamo mangiato molto bene e abbondantemente prendendo un Seafood Platter per due persone, un’insalata greca, un dessert, 3 birre (per un totale di 600 Rand).
DAY 15 – Sabato 30 giugno
La colazione purtroppo a causa di un’indicazione non corretta del tour operator non ce la siamo gustata alla Guest House, ma ce l’hanno comunque preparata “al sacco”. Come da accordi alle 5.45 era tutto pronto!
Come da contratto di viaggio entro le ore 6 eravamo all’aeroporto per la riconsegna dell’auto. Dovevamo lasciare le chiavi al box di Europcar, ovviamente non c’era nessuno e nessuno si sarebbe accorto se l’avessimo lasciata alle 7. Tutta sta fretta inutile, ci ha fatto perdere la colazione al B&B per rimanere per circa 1 ora in aeroporto noi due da soli, perché non c’era un’anima! Ma io mi dico: che senso ha avuto farci arrivare a quell’ora in aeroporto quando i banchi del check-in aprono alle 7.15? Infatti, la gente che era sul nostro volo ha iniziato ad arrivare alle 7! Con un tour operator di mezzo ste cose non dovrebbero succedere!
Volo da MQP con scalo a Johannesburg 08.30-9.25 e poi volo per Mahe HM0060 13.45-20.40. Diciamo giornata trascorsa tra aereo e aeroporti, ma quando abbiamo prenotato volevamo essere sicuri di non perdere il volo per la tappa MARE!!!
La terza parte del viaggio, alle Seychelles, la trovate qua…