COLOMBIA giugno 2024 (anteprima)

L’anima di noi viaggiatori è alla continua ricerca di esperienze e nuovi orizzonti, spesso condizionata da idee distorte!

“Colombia? Ma non è pericolosa?” “Perché proprio in Colombia?” “Sei sicura di voler andare in quel paese così pericoloso?” “Vuoi andartela a cercare?”.

Questo è solo un breve sunto delle reazioni di amici e conoscenti quando dicevo loro che la meta dell’estate 2024 sarebbe stata la Colombia. Chiunque ci aveva allertato e ammetto di essere partita con più timori del solito, soprattutto per i giorni a Medellin.

La Colombia è una meta che purtroppo sconta ancora una brutta nomea dovuta al narcotraffico e in particolare alla storia di Pablo Escobar. In particolare Medellin per lungo tempo è risultata essere la città più pericolosa al mondo, con un picco di 30 omicidi al giorno nel 1991. Quel primato è stato perso e la città sta vivendo un periodo di crescita euforica con un gran desiderio di RISCATTO!

Fatta questa premessa, posso dire che la Colombia è un paese con tante contraddizioni e in cui le forti disparità sociali ed economiche si avvertono anche rimanendo nel circuito turistico, soprattutto nelle grandi città come Bogotá e Medellin. Ci ha colpito nel profondo lo spirito di questa nazione che sta attraversando un momento di cambiamento radicale, in cui i colombiani si stanno riappropriando del proprio posto nel mondo con una grande voglia di riscrivere la loro storia.

“Decenni di guerra civile e criminalità violenta ha significato per tanto tempo che per avere un timbro colombiano sul passaporto bisognava essere un viaggiatore hardcore. Il tempo però è passato talmente tanto veloce che di tutto quello è rimasto solo un po’ di polvere nello specchietto della Colombia. Nel paese ci sono meraviglie incredibili, un mix di vibrante cultura, natura e ospitalità”. Lonely Planet – Best In Travel 2017

Spero possiate lasciare da parte i pregiudizi legati al terribile passato della Colombia e che, come noi, apriate il vostro cuore.
Non vi deluderà!

Era da anni che provavo a studiare un viaggio che includesse una serie di destinazioni in questo stato. Di solito mi riesce abbastanza facile selezionare le tappe e creare un itinerario, ma con la Colombia dopo un po’ andavo in confusione e cambiavo destinazione. Vi assicuro che confrontandomi con amici e conoscenti è un problema che non ho avuto solo io!

La Colombia è uno dei paesi al Mondo con la più alta percentuale di biodiversità. Pensate che in Colombia passano tre cordigliere andine, vi sono due deserti, due oceani e poi c’è lei…la Foresta Amazzonica.

La Colombia ha una superficie molto estesa (quasi 4 volte l’Italia) e una conformazione molto varia. I collegamenti interni vengono effettuati per la maggiore in aereo, perché non esiste una rete ferroviaria, data la conformazione montuosa del territorio con la catena andina che attraversa la parte centrale. Inoltre, le strade non sempre sono asfaltate quindi i tempi di percorrenza sono molto lunghi. Tutto ciò rende difficile definire una sequenza logica delle mete.

A fine 2023, con largo anticipo, ho iniziato a pianificare il viaggio rompendo le scatole, a ruota, a un po’ tutti i miei amici che sono stati in Colombia o con origini colombiane. Definita la durata del viaggio (circa 4 settimane), ho iniziato a segnare i punti di mio interesse e dopo aver studiato la guida, li ho filtrati definendo la sequenza finale e i vari collegamenti.

Inizialmente il mio itinerario prevedeva anche il Deserto del Tatacoa e Bahia Solano – El Valle (regione del Choco sul Pacifico). Il primo l’ho eliminato quasi subito perché ho preferito Salento e la zona Cafetera. Bahia Solano invece l’ho sostituita con l’Amazzonia. Il motivo del mio interesse per Bahia Solano è il passaggio delle megattere che però normalmente è previsto da fine luglio a inizio ottobre. Visto che la delusione (che vi ho raccontato qua) l’avevo già vissuta in Sudafrica ho deciso di non voler iniziare il viaggio (inizio giugno) con un’altra delusione!

L’ITINERARIO

Ritengo il viaggio in Colombia non adeguato a tutti perché non offre ancora servizi adeguati agli standard occidentali. Vi faccio un esempio, escludendo le tre città (Bogotá, Medellin e Cartagena), non avevamo l’acqua calda. Negli stessi posti abbiamo utilizzato l’acqua in bottiglia per lavarci i denti. Però vi dico che, se siete disposti ad adattarvi a un turismo più sostenibile e responsabile, la Colombia è una meta spettacolare.

Voglio ringraziare gli amici che mi hanno aiutata a organizzare questo impegnativo viaggio. Su tutti ringrazio Alessandro, il suo diario di viaggio dello scorso anno ricco di spunti, contatti e informazioni è stato fondamentale per il mio itinerario. E’ stata la bozza da cui sono partita. Poi a ruota: Fabiola (la prima persona con cui ho parlato della Colombia nel 2018), Sabrina, Claudia ed Enzo. Infine, Vanessa, Valentina, Laura e Juan…i miei contatti “colombiani”!

INFORMAZIONI GENERALI

I colombiani ci hanno stupiti per la loro ospitalità…la loro risposta “con mucho gusto” ci è rimasta nel cuore! La bandiera colombiana è presente quasi ovunque. Il quasi è perché a Providencia non l’abbiamo mai vista. Ma ve lo racconterò quando vi parlerò del nostro soggiorno in quell’isola.

In Colombia si respira la passione irrefrenabile per il ballo e per i ritmi caraibici. Ogni occasione è buona per fare festa ed esibirsi in ritmi sensuali e appassionati.

Ritengo questo Paese la meta ideale per una vacanza dinamica e varia, offre: città e cultura, parchi e natura, spiagge…il tutto condito da un’accoglienza straordinaria e gente sempre molto sorridente!

La terra colombiana è inoltre in grado di produrre prodotti come il caffè, di cui il Paese è il secondo esportatore al Mondo dopo il Brasile, il tabacco, il cotone, la canna da zucchero, il mais, il frumento, la manioca e molti altri.

SALUTE. Prima di partire ci siamo accertati sulle vaccinazioni necessarie, soprattutto per l’Amazzonia. Non c’era nessuna vaccinazione obbligatoria, ma era però caldamente consigliato il vaccino per la Febbre Gialla.

Ve la faccio breve. Sto facendo una terapia con dei farmaci monoclonali per la mia rettocolite ulcerosa per cui il vaccino contro la Febbre Gialla è incompatibile. Quindi, sono andata a fare una Consulenza pre viaggio da un medico specializzato in Malattie Infettive e mi ha fatto il foglio di esenzione. Leo invece si è vaccinato. Entrambi abbiamo fatto, considerata la durata del viaggio, il vaccino per l’Epatite A. Ovviamente ci siamo informati con largo anticipo e, quando abbiamo fatto le consulenze, la Dengue non era ancora molto diffusa in Sudamerica. Devo ammettere che quando siamo arrivati in Amazzonia erano tutti molto preoccupati per la Dengue e per nulla per la Febbre Gialla.

Leo (perché è lui il responsabile della “Farmacia da Viaggio”) aveva organizzato tutto con: tachipirina, antibiotico generico, gastroprotettore, dissenten, fermenti lattici, cerotti, garze sterili, collirio, disinfettante…

Farmacia di viaggio che ci è servita anche per curare la mia mano dopo la puntura di un vespone in Amazzonia…ho dovuto prendere l’antibiotico!

CIBO. Durante tutto il nostro viaggio abbiamo mangiato veramente molto bene: piatti completamente diversi dall’Amazzonia ai Caraibi, ma sempre molto genuini. Aggiungo che per i miei problemi alimentari con le spezie, sono stati molto attenti!

ZANZARE. Ovviamente ne abbiamo trovate tante in Amazzonia e sulle Isole di San Andres e Providencia. Repellente è indispensabile!

SICUREZZA. Una regola di buonsenso, che vale un po’ ovunque, è quella di non ostentare le “tue ricchezze”. Avevo un dubbio con la mia reflex ma l’ho sempre tenuta al collo senza grossi problemi! Abbiamo evitato metro o spostamenti a piedi in zone dubbie, abbiamo sempre utilizzato nelle città Uber. Ci siamo goduti il paese in modo attento e senza tante paranoie. Quindi prudenza di giorno e di sera muovetevi con taxi o uber!

Vi consiglio, prima di partire, di registrare il vostro viaggio sul sito www.dovesiamonelmondo.it

Per non aver problemi, abbiamo sempre lasciato il passaporto e i contanti nella cassaforte dei nostri alloggi. Giravamo con le fotocopie dei documenti (accettate anche per il cambio dei soldi), la carta Revolut e un po’ di moneta locale.

Segnatevi i riferimenti dell’Ambasciata d’Italia a Bogotá: segreteria.bogota@esteri.it (Segreteria dell’Ambasciatore) Email: bogota.consolare@esteri.it Web: https://ambbogota.esteri.it/ambasciata_bogota/it/

BELLEZZE COLOMBIANE. Confermo, le colombiane mediamente sono veramente moooooolto belle!

MEZZI PUBBLICI NELLE CITTA’. Io vi raccomando di utilizzarli solo di giorno e di usare la stessa prudenza che riserviamo sulla metropolitana di qualsiasi grande città. Noi, come già scritto, ci siamo sempre mossi con UBER. Il servizio è più economico del taxi, efficiente e molto comodo. Nelle isole (San Andres e Providencia) non funziona.

CLIMA. In Amazzonia, Cartagena e isole il clima è molto umido con temperature intorno ai 30-35°. A Bogotá e nella zona Cafetera, le temperature sono “fresche” anche grazie all’altitudine (la sera possono arrivare intorno ai 10°). Clima mite e molto piacevole l’abbiamo trovato a Medellin. Prima di partire le previsioni mettevano per quasi tutto il mese di giugno pioggia a catinelle. Devo dire che siamo stati abbastanza fortunati anche se avevamo sempre con noi gli antipioggia! Nel mese di giugno il sole sorge alle 5:45 e tramonta verso le 18:00.

Fuso Orario a giugno: -7 ore rispetto all’Italia.

MONETA LOCALE. La valuta locale è il COP, una moneta non stabilissima e durante la nostra permanenza abbiamo pagato/cambiato a € 1/4.100-4.300COP. Abbiamo quasi sempre pagato con le carte (soprattutto Revolut). Providencia è stato il posto dove abbiamo dovuto usare maggiormente i contanti. Siamo partiti con circa € 1.000 in contanti che poi un po’ alla volta abbiamo cambiato con tassi decisamente più convenienti al prelievo.

LINGUA. Quasi ovunque parlano solamente lo spagnolo e nelle città come Medellín e Bogotá si riesce a parlare anche l’inglese. Nella parte dell’Amazzonia abbiamo sempre avuto al nostro fianco Gloria, che ci faceva da tramite. Unica eccezione è Providencia dove parlano tutti inglese!

NAVIGAZIONE – TELEFONO. Prima di partire abbiamo acquistato due Esim pagando € 30 a testa (5 giga per 30 giorni). Devo dire che sono bastati ad entrambi anche perché negli hotel avevamo sempre la wi-fi in camera.

ELETTRICITA’. Ricordate che è necessario l’adattatore per la presa di corrente. Vi consiglio di portare anche un moltiplicatore di prese.

VISTO. Non necessario per i cittadini italiani che soggiornano nel paese per motivi turistici fino a 90 giorni.

Come ho organizzato il viaggio?

Come vi ho già anticipato il viaggio è il frutto di un lungo studio, un mix di itinerari e di confronti con amici che già avevano visitato la Colombia, integrato da informazioni raccolte sul web e dalla Guida.

Per la guida, considerata la scarsa offerta, ho preso la Lonely Planet 8° edizione italiana di gennaio 2024. La guida è stata parzialmente utile nelle città come Bogotá e Medellin e per il resto si è rivelata veramente poco interessante. Vi dico solo che la guida è di 288 pagine. Ho recentemente acquistato la guida Lonely Planet Bretagna e Normandia che è di 480 pagine. Ritengo che una guida così ridotta per uno stato così grande sia indicativa dello scarso interesse che per ora la Colombia suscita tra i turisti.

Ho comprato tramite l’Agenzia “Oltre i Miraggidi Brescia i voli intercontinentali e qualche volo interno. Per gli altri voli ho utilizzato i siti delle compagnie aeree ed Expedia. Avendo prenotato quasi tutto a gennaio, temevo cancellazioni e grandi cambiamenti che fortunatamente non si sono verificati.

Le prenotazioni degli hotel le ho fatte tutte tramite Booking.com e per il tour in Amazzonia mi sono affidata all’agenzia Colombia Remote Adventure, consigliata dal mio amico Alessandro.

VOLI. I nostri 13 voli sono quasi sempre stati puntuali: uno è partito con 45 minuti di ritardo e il volo che da Madrid ci ha riportati a Malpensa con circa 2 ore di ritardo.

Per il volo intercontinentale abbiamo utilizzato AirEuropa (boeing) che aveva una seduta strettissima e molto scomoda. Internamente abbiamo volato con Latam e Avianca (Airbus), sedute comode e abbastanza larghe, qualche volta ci è capitata casualmente la fila Premium! Per e da Providencia abbiamo volato con Satena su un piccolo aereo ad elica che in poco più di mezz’ora percorre la tratta tra San Andres e Providencia. Per Providencia ci sarebbe stata anche l’opzione catamarano che in 2 ore percorre la tratta, ma tantissimi viaggiatori raccontano del mare particolarmente agitato e considerato il prezzo del volo (€ 212 in due A/R) ho deciso di volare.

Siamo sempre arrivati in aeroporto almeno 2 ore prima e le operazioni aeroportuali sono mediamente state molto veloci. Raccomando di fare il check-in on line il giorno precedente tramite la app della compagnia. Tutti i nostri voli prevedevano un bagaglio in stiva di 23 kg e 10 kg di bagaglio a mano, fatta eccezione del volo per e da Providencia che prevedeva bagaglio stiva di max 15 kg (in massimo 2 pezzi) e 1 bagaglio a mano di 5 kg.

Uragano Iota 2020. Sull’isola di Providencia l’uragano Iota (classificato forza 5) ha distrutto circa il 98% delle strutture con potenti raffiche di vento e violente piogge, lasciando poche decine di residenti con un tetto sulla testa. Ciò ha comportato anche l’intervento dell’esercito. I segni dell’uragano sono tuttora ampiamente visibili!

VALIGIA. Da un po’ di anni quando viaggiamo mettiamo tutta la roba separata nei sacchettini, il motivo principale è che odio l’odore di umido sui vestiti. In questo viaggio l’averlo fatto ci ha salvato il bagaglio che avevamo negli zaini nella parte Amazzonia, ma di questo vi racconterò il giorno 6 giugno!

Cosa portare per un viaggio del genere? Abbiamo dedicato la maggiore attenzione alla parte dell’Amazzonia, perché richiede attrezzatura e abbigliamento dedicato che non avevamo come: cappelli con zanzariera, pantaloni specifici per la zona, torce da testa… Per il resto è un viaggio normalissimo che prevede due tipologie di clima completamente diverso. Abbiamo quindi previsto abbigliamento “a cipolla” per Bogotá, Salento e Medellin e abbigliamento più leggero per Cartagena e il mare.

Organizzazione Bagaglio. Avevamo due tappe, Amazzonia a inizio viaggio e Providencia a fine viaggio, che richiedevano un bagaglio limitato. Per questo, oltre agli zaini capienti utilizzati come bagaglio a mano, abbiamo messo in valigia una borsa di K-Way e uno zaino, sfruttati per queste tappe.

Turisti italiani? Pochissimi!

Durante il nostro lunghissimo viaggio ci siamo accorti che i colombiani adorano alcuni posti come Salento, Guatapé e Cartagena, e ignorano quasi completamente la parte dell’Amazzonia!

Domenica 2 giugno 2024

Abbiamo deciso di raggiungere Malpensa in treno, partendo da casa il giorno precedente e alloggiando a poca distanza dall’aeroporto. Domenica 2 giugno abbiamo pernottato presso l’Hotel Villa Malpensa in Camera Matrimoniale Deluxe con colazione (€ 136,62), navetta inclusa. L’hotel è un’antica Villa risalente ai primi anni del 900 con un vasto parco. La nostra era camera semplice e forse da un 4 stelle mi sarei aspettata qualcosa di più! Colazione varia e buona. Sicuramente lo consiglio.

Ora inizio a raccontarvi il nostro viaggio, ve lo suddivido per comodità in 7 parti:

  1. Amazzonia
  2. Bogotá
  3. Salento e zona cafetera
  4. Medellin
  5. Cartagena
  6. San Andres
  7. Providencia Island

Pubblicato da seca75

Un viaggio inizia molti mesi prima di partire, esattamente quando, tra le varie opzioni, mi convinco che QUELLA sarà la mia prossima meta e me ne innamoro così intensamente da ritenere che sarà la più bella. Difficilmente un viaggio mi delude, quasi sempre invece mi fa provare emozioni inaspettate! Il più bel viaggio, è quello che non è stato ancora fatto. Loick Peyron

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