4 giorni – 3 amiche – 2 città – 1 viaggio
Chefchaouen e Fez desideravo visitarle da tanto! Come del resto restano nel cassetto dei desideri altre parti del Marocco. Mi sono piaciute entrambe tantissimo. Completamente diverse tra di loro, molto autentiche anche se turistiche.
Navigando sul web ho trovato dei voli Ryanair che mi hanno permesso di visitarle entrambe con un solo viaggio, volando da Bergamo su Tangeri e ripartendo da Fez. I transfer interni li hanno organizzati le strutture dove abbiamo soggiornato.
Faccio una brevissima premessa sul cibo. Nel 2017 ero stata a Marrakech ed avevo fatto molta fatica a mangiare in quanto non posso assolutamente mangiare cibo speziato di alcun tipo e quantità (TOLLERANZA ZERO). Avevo preparato l’elenco sia in inglese che in francese (onde evitare fraintendimenti) delle spezie più diffuse in Marocco. Mi ero portata anche delle barrette energetiche. Di fatto non ho potuto assaporare la vera cucina marocchina in quanto mi hanno quasi sempre preparato un “fuori menù” riuscendo a mangiare senza star male o dover rifiutare il piatto!
Fotografare. In Marocco non vogliono farsi fotografare? Chi l’ha detto?
Lo confermo, odiano farsi fotografare ed il rischio è anche di prenderle! Però non è sempre così…
Ho notato che con molte persone, dopo aver chiesto l’autorizzazione, ho potuto fotografarle senza problemi. Altri assolutamente non vogliono, ma lo si capisce. Altri si fanno fotografare solo se pagati. Io normalmente non pago per fotografare.
GUIDA. Ho preso la Lonely Planet edizione gennaio 2018. Chiara, utile e abbastanza completa.
Siamo partite con volo Ryanair sabato 12 ottobre 2019, volo perfetto, ma che levataccia (il volo era alle 6.45)!!! Uscite dall’aeroporto c’era il nostro driver ad aspettarci. Il Transfer Tangeri – Chefchaouen ci è costato € 75,00 (totali) e ce l’ha organizzato il nostro Riad di Chefchaouen. Abbiamo pagato il transfer in contanti direttamente al Riad.
Abbiamo cambiato € 50,00 a testa all’aeroporto. Tornando indietro cambierei molto di più, o lì in aeroporto o in città. Purtroppo, sabato il giorno del nostro arrivo, un po’ perché sballate dalla sveglia alle 3, un po’ per l’entusiasmo di girare, non abbiamo calcolato che il giorno successivo sarebbe stata domenica (e quindi tutto chiuso), dovendo così pagare quasi sempre con gli euro anche se molto più sfavorevole. Il cambio in aeroporto era 1 a 10.30 (in città abbiamo visto cambi a meglio), in Hotel abbiamo pagato in Euro con il cambio 1 a 10, per pagamento con carta di credito applicano sempre una tassa aggiuntiva.
Breve parentesi sul Riad Gharnata (prenotato tramite Booking). Avevamo la Suite Junior con Vista Montagna con colazione € 220,00 (in 3 per 2 notti). Il Riad è in una bellissima posizione per girare la città e per raggiungere la zona ristoranti. Il proprietario gentilissimo. La nostra camera molto carina e caratteristica. Avevamo anche un terrazzo tutto per noi con una bella vista sulla parte nord e nord-est della città. Colazione buona ed abbondante.
Che cosa vedere a Chefchaouen
La Medina. La medina è il punto di maggior interesse per tutti i turisti che si recano fino a Chefchaouen. La cosa più bella da fare è perdersi in questo labirinto blu. Non abbiate paura di andare a zonzo fotografando ogni cosa, questa sembra essere la città dei puffi! Il mio consiglio: lasciate la mappa e iniziate a passeggiare per le stradine della Medina, facendovi guidare dal vostro fiuto di cacciatori di angoli fotogenici.
Piazza Uta el-Hammam. Il cuore della medina, dove si affacciano la Kasbah e la Moschea, è costituito dall’ombreggiata Piazza Uta el-Hammam, lastricata di ciottoli. Qui potrete trovare tantissimi caffè e ristoranti che propongono quasi tutti gli stessi menu. Si tratta di un posto tranquillo, ideale per rilassarsi, osservando il viavai della gente. La sera Chaouen perde in colore ma acquista in magia. Piazza Outa el-Hammam si popola di tavolini e candele e passeggiare tra i locali pieni di gente che cena, beve una bibita o un tè alla menta, con la moschea Tarik-Ben-Ziad che spicca su tutto il resto, è davvero un’esperienza imperdibile!
Kasbah. Non è un granché ma permette di fare delle foto carine dalla terrazza. All’interno troverete un giardino, il museo etnografico e visiterete una stanza delle prigioni. Ingresso 10 Dh p/p.
Grande Moschea. Come quasi tutte le altre in Marocco è chiusa ai non musulmani. La particolarità è di avere un’insolita torre a pianta ottagonale. La Grande Moschea, che sorge a fianco alla Kasbah, venne fatta costruire nel XV sec. dal figlio del fondatore della città Ali Ben Rachid.
Cascate Ras Elma. Uscendo a nord della Medina si raggiungono le cascate di Ras Elma, se così vogliamo chiamarle. Qui le donne vengono a lavare i grossi tappeti e a fare il bucato nei lavatoi disposti lungo i margini del fiume omonimo. CONSIGLIO: andateci la mattina presto, prima di fare colazione! Occhio, non fatevi beccare a fotografarle!
Moschea Spagnola o Bouzâafar. A circa 20 minuti a piedi dalle cascate di Ras Elma, in un sentiero in salita, si trova la Moschea Spagnola o meglio conosciuta con il nome di Bouzâafar. Questa moschea fu costruita nel 1920 dagli spagnoli ma non fu mai utilizzata. Caduta in rovina è stata recentemente restaurata. Dal minareto in cima alla collina si gode di una bella vista dell’intera città che si estende sulle verdi colline sottostanti. CONSIGLIO: quando sta tramontando il sole, giusto il tempo di una passeggiata fino alla Moschea Spagnola che sovrasta la città, si gode di una vista meravigliosa sulla chiazza blu di Chefchaouen.
A proposito di porte… Pare che i cittadini di Chefchaouen abbiano una vera mania per le porte e ne fotograferete di bellissime, di tutte le tonalità immaginabili di azzurro e con decorazioni che raccontano molto del proprietario e della sua ricchezza. In generale Chaouen è una città fotogenica da morire!
Abbiamo cenato la prima sera al Cafe Restaurant Sofia dietro Place Outa Hammam. Il locale è semplice ed anche il cibo lo è. Abbiamo mangiato piatti tipici marocchini, discretamente cucinati, spendendo circa € 45 in tre. Sicuramente consigliato.
Bab Ssour. L’idea era di andare al ristorante Lala Mesouda che ci era stato consigliato da molte persone italiane. Purtroppo era chiuso in quei giorni ma il proprietario di Lala Mesouda ci ha consigliato questo locale. Non ci siamo trovate bene. Servizio lentissimo, si sono persi un paio di comande. Alcuni piatti sono veramente degli assaggini. Prezzo sicuramente contenuto: abbiamo speso circa € 50 in tre.
A me Chefchaouen è piaciuta molto e un giorno e mezzo è più che sufficiente!
Un consiglio: alzatevi presto la mattina, prima della colazione, uscite all’alba e andate in giro per le strade. non troverete turisti, le strade sono mezze vuote a parte qualche abitante della Città Blu! Io mi sono divertita anche con il treppiede!





































Lunedì 14 ottobre, ultimi scatti poi colazione e transfer per Fez di circa 3 ore, organizzato con il Riad di Fez per € 150,00 totali pagati in loco. L’autista, un ragazzo gentilissimo e bravissimo, ci ha fatto fare qualche sosta durante il viaggio.
Avevamo una prenotazione al Riad Damia (fatta tramite Booking). Durante il viaggio mi è arrivata una mail dove mi hanno comunicato il cambio di Riad (fortunatamente sulla macchina del nostro driver c’era wi-fi): ci hanno spostate al Riad Fes Bab Rcif. Camera sicuramente più piccola rispetto a quella che avevo prenotato. Forse la posizione del Riad è migliore in quanto alle porte del cuore della Medina. Ci hanno mantenuto lo stesso prezzo per una Camera Tripla con colazione (in 3 per due notti abbiamo spesso € 165,00 totali). La vista dalla terrazza del Riad è stupenda. Colazione abbondante e buona, personale disponibile. Direi che il cambio, a parte un po’ di nervosismo iniziale, sia stato ottimo.
Tramite amici, con cui ci siamo incontrate a Chefchaouen e che erano appena stati a Fez, abbiamo avuto il contatto di un ragazzo che ci ha fatto da “guida” e ci ha portate nella zona un pochino meno turistica di Fez. E’ venuto a prenderci al Riad e gli abbiamo dato € 20,00.
Siamo state con lui 3-4 ore. Prima tappa verso il sud della medina (eravamo le uniche turiste), poi siamo andate verso nord ovest passando da una Conceria (credo fosse la Tannery Sidi Moussa) per poi andare in una zona simile ad una baraccopoli di artigianato locale e poi salire su una collina e godere di una bellissima vista. Tornando indietro ci ha portate nella zona dell’artigianato della pelle (botteghe stupende), tappa al Bab Bou Jeloud al crepuscolo (ve lo consiglio!) e ci siamo lasciati alla Rainbow Street Art.
Ci aveva proposto di rimanere in zona per cena ma abbiamo preferito rientrare verso il Riad.
Il giorno successivo abbiamo richiesto tramite il Riad un taxi per le famose Concerie CURTUME Chouara e con sorpresa abbiamo ritrovato il nostro “amico” che ci aveva portate da Chauen a Fez. Prima di arrivare alle Concerie ci ha fatto fare una breve tappa per ammirare il paesaggio al Borj Nord.
Siamo entrate nel negozio sbagliato, ma poi insistendo siamo riuscite ad andare tra le vasche e girare liberamente ovunque. Consigli: accettate all’ingresso la menta, io mi sono infilata nelle narici per avere le mani libere per fotografare; andateci la mattina, prima dell’arrivo dei gruppi di turisti, cercando di arrivare per le 9.30 massimo.
Siamo rimaste all’interno delle concerie a fotografare credo un paio d’ore.
Sinceramente l’odore mi è rimasto nel naso, stomaco, addosso per tutto il giorno. Evito di commentare le condizioni di lavoro assolutamente disumane, tra puzza, solventi chimici, calce…senza nessuna protezione!
Anche se sono patrimonio nell’UNESCO, credo e temo che le concerie abbiano perso la loro importanza a livello di artigianato. Il quartiere è in ristrutturazione. Mi viene il dubbio anche se non ero mai stata a Fez che grande parte dell’attività sia stata trasferita altrove e che qui sia svolta solo una parte dell’attività a scopi turistici. Tante foto che girano sul web delle vasche tutte colorate secondo me sono molto vecchie. Attualmente i colori all’interno delle vasche sono bianco, rosso e nero e ho visto, solamente all’esterno, colorare di giallo le pelli, ma non nelle vasche.
A chi ci ha accompagnate tra le vasche e concesso di salire su tutte le terrazze abbiamo dato € 20,00…credo si aspettasse di più. Per me, la parte più pesante è stata la successiva in cui “obbligano” a comprare!
Per concludere, le concerie sono assolutamente da vedere ma in modo consapevole!
Terminata la visita siamo andate verso due mederse. La medersa è una scuola nella quale si insegna il Corano insieme ad altre materie come la matematica, la grammatica, la storia, l’astronomia, eccetera. Di norma le mederse sono costituite da un cortile centrale con fontana e le lezioni si tengono sui lati porticati.
La Medersa Attarine. Questa medersa deve il suo nome al quartiere, da sempre votato alla vendita delle spezie. Bellissima espressione dell’architettura dei Merenidi, la scuola è caratterizzata da un disegno architettonico molto armonioso accompagnato da mosaici multicolore, incisioni su marmo, piastrelle di ceramica con intagliate le frasi del Corano ed eleganti colonne.
Siamo passate da Piazza as-Seffarine. Piccola, caotica e suggestiva, questa è la piazza degli artigiani che lavorano l’ottone e si sente l’odore!!!
Breve pausa per il pranzo e poi visita alla Medersa Bouanania. E’ molto bella, è un luogo da non perdere per qualità delle decorazioni e bellezza dell’architettura.
Avevamo in programma Palazzo Reale e la Mellah, invece abbiamo deciso di rimanere in zona e di perderci tra i souk della Medina di Fez! La Medina di Fes è la più grande del mondo. Vicoli tortuosi pieni di negozi, animali, materiali colorati e cibo da strada. Consiglio: trascorrete la giornata a “perdervi” nella Medina, esplorando tutto ciò che ha da offrire. Le stradine sono tortuose e strette, percorribili solo a piedi. I trasporti avvengono con gli asini carichi che ingombrano i vicoli più stretti, fino a costringere i passanti a schiacciarsi contro le pareti.
Infine, che a me è piaciuto un sacco, il Mercato Rcif, che prende il nome dalla vicina piazza Rcif. Qui troverete tanta gente del posto che viene a fare la spesa tra le sue strette vie, state attenti ai carretti che trasportano ogni tipo di merce. Avendo il Riad sulla Piazza mi sono divertita tantissimo a fotografare le bancherelle e gli orgogliosi proprietari che vendono qualsiasi cosa! La Piazza Rcif ha un fascino molto particolare che cambia con il passare del giorno.
Per cena siamo andate una sera da Darori a due passi dal Riad. Contesto molto accogliente e caldo. Cibo buono, servizio ottimo e struttura spettacolare. Prezzo come sempre molto contenuto per i nostri standard. Segnalo che servono anche vino e birra.
La seconda sera siamo andate al Riad Ouliya. Per arrivarci siamo state “adescate” da due ragazzini che ci hanno fatto fare un giro allucinante (uno dei due ci aveva dato l’indicazione per il ristorante della sera prima). Mentre camminavamo, controllando la mappa, mi sono accorta che continuavamo a girarci intorno. Volevano portarci in un altro posto a mangiare ed hanno preteso la macia, snobbando anche i 2 euro! Abbiamo mangiato bene (non benissimo), servizio comunque ottimo, contesto molto bello con una stupenda terrazza.
Nel complesso anche Fez mi è piaciuta molto. Credo sia andata oltre le aspettative. Prima di partire ero molto concentrata sulle Concerie, ma tutto il resto mi è piaciuto tantissimo…le vie, i mercati, i souk, le botteghe, gli artigiani, la GENTE!!!
Mercoledì 16 ottobre. Volo del rientro alle 13.35, transfer per l’aeroporto organizzato dal Riad a € 20,00 accompagnate per l’ennesima volta il nostro “amico”!!!




































