CARTAGENA DE INDIAS: Un tripudio di COLORI e SUONI
Dopo i velocissimi controlli, il volo LATAM è partito puntuale da Medellin alle 14.08 e alle 15.16 eravamo a Cartagena, colpiti da subito dal clima decisamente caraibico…molto diverso rispetto alla precedente parte del viaggio!


Dall’hotel ci hanno organizzato il taxi per € 16,50. La distanza dall’aeroporto è di soli 6 km ma la strada per arrivare nel centro storico è molto trafficata, soprattutto all’interno delle mura!
A Cartagena abbiamo pernottato per 2 notti presso Hotel Casa Agustina in matrimoniale con balcone (18mq), con colazione a € 113. La camera era veramente piccola ed essenziale con un letto abbastanza scomodo da una piazza e mezza. Ho scelto la stanza con balcone ma, tornando indietro, la prenderei interna perché sicuramente più silenziosa. E poi il balcone con il caldo umido che c’era non lo abbiamo mai usato! La struttura è comoda per visitare la parte storica di Cartagena ed è in un bell’edificio. La colazione viene servita in convenzione con un bar poco distante dall’hotel. Complessivamente considero il rapporto qualità/prezzo adeguato anche se non ci tornerei!




Sabato 15 giugno 2024
Arrivati in camera, abbiamo dovuto adeguare il nostro abbigliamento al caldo pazzesco e abbiamo iniziato la visita di Cartagena…già sognando la successiva parte del viaggio di mare!
Cartagena ha un centro storico in stile coloniale dichiarato “Patrimonio nazionale della Colombia” nel 1959 e patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1984. Fondata nel 1533 Cartagena de Indias è una delle città coloniali più antiche del Sud America e grazie alla sua posizione strategica visse una lunga e fruttuosa era di prosperità. Personalmente ci ha ricordato molto sia New Orleans che L’Avana!


È bellissimo perdersi passeggiando nelle stradine tra le colorate case coloniali, con i balconcini di legno intarsiato ornati da cascate di fiori. Questi vicoli sfociano nelle piazze dove, ai colori e ai profumi delle bancarelle di frutta e ai gustosissimi succhi tropicali si mischiano i suoni del ritmo della salsa e delle danze latino-americane diffuse da gruppi musicali itineranti. A Cartagena, trattandosi anche del fine settimana, abbiamo trovato molti turisti (la maggior parte sbarcata il sabato dalle navi da crociera) e una grande aria di festa!




Abbiamo camminato nel centro raggiungendo le mura all’altezza di Las Bóvedas e proseguendo fino al Café del Mar. Prima di tornare nel nostro hotel ci siamo trovati nel mezzo dei festeggiamenti di un matrimonio e in una festa in Plaza de la Proclamación!
Per cena abbiamo accettato il consiglio del nostro hotel di provare San Valentin cocina y tragos, dove abbiamo preso un fritto misto per 2 persone e 4 birre, pagando € 30. Il piatto buono e molto abbondante! Essendo abbastanza grande il locale si presta a festeggiamenti vari e prevede anche un palco dove si esibiscono complessi dal vivo!
Domenica 16 giugno 2024
La nostra giornata è partita lungo Calle de la Iglesia che regala scorci veramente spettacolari con la cupola della cattedrale sullo sfondo e tutti i balconi di legno adorni di fiori! Abbiamo raggiunto prima Plaza de la Proclamación, poi Iglesias de Santo Domingo che sta nell’omonima piazza dove c’è la statua di Botero “La Gorda Gertrudìs”.







La tappa successiva è stata Plaza de Bolívar, dove c’è il Palacio de la Inquisicion e dove tra le altre cose ci sono le foto di tutte le Miss Colombia e la finestrella con la croce dove venivano denunciate anonimamente le streghe. Abbiamo proseguito per Plaza de Santa Teresa e il Museo Naval del Caraibe. Qui ci furono diversi attacchi dei pirati nel corso della storia e la resistenza contro l’attacco degli Inglesi.
Plaza de San Pedro Claver con la chiesa attigua, dedicate entrambe al missionario catalano che lottò per proteggere e aiutare gli schiavi in arrivo dall’Africa e in transito per la città. Il suo lavoro fu tale che nel 1850 lo beatificarono e sulla piazza edificarono la statua in suo onore, mentre i suoi resti riposano all’interno della chiesa.
Plaza de la Aduana, una delle più grandi e più belle della città. Il nome si riferisce all’antica casa della dogana, occupata oggi dal Municipio. A darti il benvenuto troverai la statua di Cristoforo Colombo insieme alla moglie di origine indigena. Da qui passavano tutte le merci (inclusi gli schiavi, il cui commercio è stato introdotto dai portoghesi) che venivano commerciate attraverso il porto. Gli schiavi che venivano prelevati dagli europei in Africa, viaggiavano tenuti come animali in condizioni pessime per poi essere venduti in tutto il Sud America.



Percorrendo il Portal de los Dulces una strada porticata dove il piacere della vista si accompagna a quello del gusto, ci siamo trovati nella Plaza de los Coches.
Plaza de los Coches è il luogo simbolo del commercio degli schiavi e rappresenta uno dei capitoli più oscuri della storia di Cartagena. Da qui generalmente partono i tour guidati.

Impossibile non notare per le strade di Cartagena Le palenqueras, ormai un’icona della città. Sono donne afro-colombiane, originarie di San Basilio de Palenque, un villaggio vicino a Cartagena, note per i loro abiti colorati e i cesti di frutta che portano sulla testa. Sono considerate un simbolo di forza e resistenza e pertanto rappresentano l’identità culturale di Cartagena.






Per pranzo siamo andati da Epoca espresso bar. Il locale è molto bello, un pochino troppo fresco per i miei gusti, soprattutto rispetto al caldo che c’era fuori! Abbiamo preso: 2 bruschette (una all’italiana e una con avocado, entrambe molto buone), 1 birra e 1 limonata, per una spesa di € 19. Aggiungo che la bruschetta all’italiana mi ha riportata veramente in Italia.
Imperdibile durante un soggiorno a Cartagena una visita all’affascinante quartiere Getsemani, così mentre eravamo al fresco abbiamo prenotato un tour con https://freetourcommunity.com/tours/cartagena/. Ho selezionato il Getsemani/Graffiti Free Walking Tour per le 16.00 e mi è arrivata la mail di conferma con i dettagli del punto di incontro. Come da indicazioni alle 15.45 eravamo all’obelisco del Parco Centenario. Alle 16.15 non c’era ancora nessuno e così abbiamo deciso di visitare da soli Getsemani! Poi chiedendo spiegazioni si sono scusati dicendo che avevano dei problemi con il sistema su alcuni tour!
Inizialmente ero un po’ intimorita, ma volevo assolutamente vederlo! A prima vista, il quartiere Getsemani appare decadente se comparato con la Città Vecchia. Oggi, dopo un passato in cui l’area era famosa per lo spaccio di droga, la prostituzione e la criminalità, è uno dei quartieri assolutamente da non perdere! Getsemani è disseminato di bar, caffetterie e graffiti e vi assicuro che la street art qui è notevole. Diciamo che in tutta la Colombia la street art è un vero rito. Getsemani è il fulcro dell’arte di strada a Cartagena.









Da questo quartiere è nata la campagna che ha portato la città a dichiararsi indipendente nel 1811.
Siamo entrati nel Getsemani attraverso Calle de la Sierpe, piena di murales. Tra i più famosi, quello dedicato a Gabriel Garcia Marquez e al cantante Joe Arroyod e alla sua canzone “La rebelion”, proprio scritta per la città di Cartagena. Abbiamo così raggiunto Plaza della Trinidad, il cuore pulsante di Getsemani. I dintorni di questa vivace piazza del barrio Getsemani sono decorati con interessanti opere di street art e ricchi di piccoli ristoranti dove, in un’atmosfera informale, è possibile assaggiare le specialità della cucina tradizionale colombiana. Da Plaza della Trinidad partono Calle de San Juan, Callejón Ancho, Callejón Angosto, Calle Chancletas. Sarebbe stato interessante avere una guida per sentire racconti da chi ha vissuto la storia di Getsemani e della sua recente rinascita.









Terminata la breve visita di Getsemani, siamo passati da la Catedral de Santa Catalina de Alejandría che è uno dei simboli per eccellenza di Cartagena de Indias. Fu edificata a partire dal 1577 ed è una delle più antiche di tutta l’America Latina!
Terminato il tour abbiamo raggiunto il Cafe Del Mar per un aperitivo da cui si gode di una vista splendida, ma il tramonto ce lo siamo solo sognato perché ha iniziato a piovere! Per due birre abbiamo speso € 7,50.


Rientrati in hotel ci siamo preparati per la cena all’italiana da Don Ignazio ristorante. Il locale è veramente di classe e il cibo delizioso. Abbiamo iniziato con un piatto di bruschette con pomodoro olio e basilico (buonissimo), poi abbiamo preso 2 primi, io la pasta con sugo rosso e polpette di carne (super) e Leo una pasta con pesto alla trapanese (buonino), 3 birre. Prezzo finale € 46,50.





Devo dire che è stata la nostra prima volta in un ristorante italiano fuori dall’Italia. Dopo due settimane lontani da casa il desiderio di pasta e di sapori italiani si è fatto sentire. Devo dire che l’esperienza è stata ottima, faccio i miei complimenti allo chef!
Lunedì 17 giugno 2024
Dopo aver fatto colazione e l’ultimo giro per il centro dì Cartagena abbiamo chiamato il nostro ultimo Uber della vacanza che con € 12 ci ha portati in aeroporto.

Prossima destinazione…San Andres per poi andare a Providencia!!!
Vi ricordo l’itinerario di viaggio che ho suddiviso in 7 parti più l’anteprima: