Tre giorni di fine settembre sul Lago di Como

Un po’ all’ultimo, io e mio marito abbiamo deciso di cogliere al volo due giorni di stop lavorativo per l’ultimo giro in moto godendo di un clima “perfetto” e di un cielo limpidissimo!

DAY 1 – Domenica 18 settembre 2022

Visto che Leo lavora in zona Como l’ho raggiunto in treno e verso le 14.30 di domenica 18 settembre siamo partiti!

Lasciato Como siamo andati verso Villa del Balbianello dove avevamo prenotato la visita per le ore 16.00. Prima ci siamo concessi una brevissima sosta per pranzo alla Bottega e Caffè Da Luciano. Il locale ci è stato caldamente consigliato da amici! Si tratta di una macelleria storica che si è reinventata in bistrot con vista mozzafiato. Accoglienza calorosa, menù di alta qualità e prezzi più che onesti. L’esperienza avrebbe meritato più tempo e quindi ci torneremo! Abbiamo preso un tagliere di affettati e salumi e giardiniera, una porzione di tartare di manzo, due birre, due caffè, conto totale € 42.70.

Terminata la sosta, abbiamo raggiunto la splendida Villa del Balbianello.

Il biglietto l’avevo preso on line (a questo link) al prezzo di € 11,00/cad, purtroppo le visite guidate per domenica non erano più disponibili e il lunedì la villa è chiusa!

Ci siamo “accontentati” dei giardini divinamente tenuti.

Villa del Balbianello fu costruita nel 1787 sulle rovine di un antico monastero francescano per volontà del Cardinale Durini. Da allora ebbe diversi proprietari fino ad arrivare all’alpinista ed esploratore Guido Monzino che l’acquistò nel 1974 e la arredò con i cimeli provenienti dalle sue esplorazioni. Alla sua morte, nel 1988, Monzino lasciò Villa del Balbianello in eredità al FAI – Fondo Ambiente Italiano.

La Villa, circondata da giardini curatissimi, si trova in una posizione straordinaria sorgendo sul promontorio di Lavedo, unico del lago di Como. Villa del Balbianello deve la sua grande fama anche ad alcune produzioni cinematografiche. Qui infatti furono girate alcune scene di Star Wars – Episodio II – L’attacco dei Cloni e di Agente 007 – Casino Royale.

E’ una location che si presta molto bene ad ospitare eventi e matrimoni…

La Villa è talmente bella che ogni angolo sarebbe da ammirare e fotografare!
I giardini sono tenuti in modo quasi maniacale!
La vista sul lago è da togliere il fiato!

Terminata la visita abbiamo raggiunto Menaggio, un borgo vivace, il cui centro ruota intorno a Piazza Garibaldi, affacciata sul lago e circondata da ristorantini e negozi. Ci siamo goduti il panorama sulla riva opposta facendo una piacevole passeggiata sul lungolago.

Ci siamo liberati dei bagagli raggiungendo l’Alberghetto La Marianna dove avevamo la prenotazione per la notte a € 130 con colazione (buona e abbondante). Abbiamo comodamente parcheggiato la moto di fianco alla struttura. L’hotel è semplice e datato, avrebbe sicuramente bisogno di una “rivisitata”, ma l’accoglienza e la disponibilità dei titolari, compensano alla grande! Il proprietario è stato carinissimo e, considerati i miei problemi alimentari, mi ha fatto preparare per la colazione una torta senza cannella!

Avevo scoperto questo hotel-ristorante grazie a una puntata di “Quattro Ristoranti” e me lo ero segnato più per il ristorante che per l’hotel. Per cena abbiamo però deciso di andare in un altro posto perché il ristorante ha un menù giornaliero fisso e quella sera i piatti erano poco compatibili con i miei problemi alimentari (per via delle spezie che non posso mangiare). Così, grazie al consiglio di una coppia di amici, Paola e Alberto, siamo andati alla Trattoria Rana. Considerata la meravigliosa vista sul lago, abbiamo deciso di cenare in terrazza. La ragazza che ci ha servito è stata gentile, ospitale e molto attenta ai miei problemi.

Spendendo € 58,50 abbiamo ordinato: un antipasto con pesce marinato che abbiamo diviso, Leo un piatto di pizzoccheri, io brasato con polenta, una panna cotta, tre birre, un’acqua e due caffè.

DAY 2 – Lunedì 19 settembre 2022

Dopo colazione, abbiamo iniziato la giornata con la visita a Villa Carlotta che assolutamente consiglio. Villa Carlotta è un edificio sito nel comune di Tremezzina sulle rive del Lago di Como. La villa è celebre sia per le raccolte d’arte conservate al suo interno (opere del Canova e non solo), sia per il vasto e splendido giardino botanico che la circonda (parte del circuito Grandi Giardini Italiani). La struttura della villa, la scalinata, fontana e vista la rendono una sosta obbligata!

Ripresa la strada verso Como, passando da Ossuccio e l’Isola Comacina (unica isola del lago di Como), abbiamo raggiunto Argegno.

Da Argegno abbiamo deciso di fare una doppia deviazione: prima verso “il balcone d’Italia” e poi a Pigra, dove arriva la funivia.

Le strade sono piacevoli e molto belle da percorrere in moto. Entrambe le viste sono spettacolari: il Balcone d’Italia sul Lago di Lugano e Pigra sul Lago di Como. Ho decisamente preferito Pigra.

Scesi ad Argegno, abbiamo fatto un breve giro a piedi e una sosta pranzo. Argegno è un delizioso borgo medievale con una graziosa piazzetta e il ponte romano sul fiume Telo.

Ci siamo poi fermati a Cernobbio, noto per i panorami incantevoli e per la presenza di prestigiose ville. Villa Erba, costruita nel 1898, è un esteso complesso formato da casa padronale, foresteria, serre, darsena, scuderie, abitazioni di servizio, circondato da un ampio parco. Residenza nobiliare della famiglia di Luchino Visconti. La villa è oggi un importante polo congressuale che ospita manifestazioni ed eventi; infatti non l’abbiamo potuta visitare perché occupata per un evento privato.

Villa Bernasconi, una villa in stile Liberty commissionata dall’imprenditore tessile Davide Bernasconi alla fine dell’800. La villa ospita un museo interattivo che racconta la storia e l’attività tessile della famiglia che l’ha abitata. Purtroppo era chiusa.

Il tesoro più prezioso di Cernobbio è però la cinquecentesca Villa d’Este (così ribattezzata dalla principessa del Galles, Carolina di Brunswick, in onore delle sue presunte origini estensi), trasformata nel 1873 in un lussuoso albergo con arredi principeschi e un bellissimo giardino all’italiana con vista lago.

Ripresa la strada, prima di andare in hotel, abbiamo deciso di arrivare fino al Faro Voltiano San Maurizio (costo biglietto € 2,00).

Terminata la visita abbiamo raggiunto l’hotel a Brunate: il Bellavista Boutique Hotel. La stanza in mansarda con colazione ci è costata € 166 a cui abbiamo aggiunto € 10 per il parcheggio della moto.

L’hotel è bello, con una veranda molto accogliente e luminosa che offre una vista veramente pazzesca su Como. La nostra camera era enorme, pulita e confortevole. Considerato il costo della stanza mi sarei aspettata quantomeno il set da bagno e non il solo dispenser di docciaschiuma. La colazione è buona, ma per chi come me ama il salato non troppo abbondante.

Mollati i bagagli e rinfrescati, siamo scesi verso il centro di Como in funicolare (€ 3,10 a corsa) per due passi, un aperitivo e una cena.

Funicolare Como-Brunate. Inaugurata nel 1894, la funicolare collega il capoluogo al “balcone” lariano, ovvero il lago e la montagna, regala un bellissimo colpo d’occhio su Como.

Ci siamo trovati in centro per un aperitivo al Posta Design Hotel con Andrea, un collega di Leo. Andrea ci ha consigliato e accompagnati per cena al Ristorante Numeronove.

Il locale è veramente bello. Siamo stati coccolati sia dai camerieri che dall’ottima cucina. Siamo partiti con tartare di tonno e millefoglie di melanzane. Abbiamo proseguito con gnocchi con pesto e burrata e uno spaghetto alle vongole, tre birre, due caffè, acqua (conto totale a noi riservato € 95). Assolutamente consigliato! Il servizio è stato veloce e ci ha permesso di prendere con largo anticipo la funicolare per risalire verso l’hotel.

DAY 3 – Martedì 20 settembre 2022

Dopo colazione, mentre Leo è tornato al lavoro per mezza giornata, io ho visitato con calma il centro di Como.

Duomo di Como. Considerato uno dei monumenti più belli dell’Italia del nord, il Duomo di Como è un edificio complesso e articolato, iniziato nel 1396 e completato nel 1740 con l’elevazione della cupola di Filippo Juvara, architetto del re di Sardegna.

Palazzo Broletto a Como. Antico palazzo comunale, il Broletto (dal termine latino “brolo”, ossia campo, spazio all’aperto in cui si riunivano i cittadini e quindi per estensione il luogo preposto allo svolgimento delle assemblee cittadine) fu costruito nel 1215 per volontà del podestà Bonardo da Cadazzo accanto alla Cattedrale, quasi a voler simboleggiare la continuità tra autorità civile del vescovo e il nuovo potere comunale che estendeva il proprio controllo sul territorio diocesano.

Basilica di San Fedele. La Basilica di San Fedele si trova nell’omonima piazza un tempo adibita a mercato del grano. La Basilica risale al 1120 su un preesistente edificio. Semplice ma molto bella. Splendida anche la Piazza.

In assenza di Leo, ho camminato un sacco: dopo aver visitato il centro storico, sono arrivata fino a Villa Olmo, ho camminato sulla Diga Foranea Piero Caldirola fino a Life Electric

Verso ora di pranzo ci siamo ritrovati per proseguire nel viaggio.

Pranzo veloce con due panini da Peppo’s Bar a Lario e sosta all’Orrido di Nesso. Nesso è un piccolo borgo tra la montagna ed il lago caratterizzato da una suggestiva gola che taglia in due il paese. Nell’orrido di Nesso due torrenti si incontrano e si gettano nel lago dopo una spettacolare cascata di 200 metri. Si può godere di questo spettacolo già dalla strada, ma è molto meglio ammirarlo dall’antico ponte della Civera sul lago, raggiungibile scendendo le gradinate verso la piazzetta. Durante i secoli la forza delle acque dell’orrido di Nesso fu sfruttata da mulini, cartiere, filatoi e oleifici.

Abbastanza accaldati dal percorso fatto a piedi con abbigliamento da moto, ci siamo diretti verso l’ultima tappa della nostra gita sul Lago di Como: Bellagio. Bellagio è conosciuta come la “perla del Lario” ed è la località più mondana del lago di Como. Ha una posizione unica, al centro del promontorio che divide i due rami del lago, di Lecco e di Como. Il centro storico, chiamato semplicemente “il Borgo”, è un intreccio di viuzze sulle quali si affacciano boutique eleganti, negozietti di artigiani e ristoranti. Tra le tante stradine Salita Serbelloni è tra gli scorci più fotografati di Bellagio.

Sul lungolago i lussuosi hotel, frequentati da vip e personaggi dello spettacolo, ricordano il fasto del passato, quando qui venivano a trascorrere le vacanze i personaggi più illustri d’Europa. Tra tutti noterete lo storico Grand Hotel Villa Serbelloni costruito nel 1852 in stile neoclassico come villa privata della famiglia Frizzoni e trasformato in hotel nel 1872.

Termino con qualche considerazione personale

Ovviamente i paragoni tra il “mio Lago” di Garda e il Lago di Como, non sono mancati, anche se si tratta di due cose completamente diverse. Una parte della costa del Lago di Como ci ha ricordato un po’ la parte nord della costa bresciana. Sinceramente credo che in generale il “mio lago” sia più bello. Sicuramente è turisticamente più evoluto e un pochino più economico.

Il tratto di strada, tra Laglio a Tremezzina ha un fascino particolare: un’unica strada con scorci pazzeschi, in alcuni punti così stretta da vedere gli angoli delle case “levigati” dal passaggio di furgoni o camion.

Aggiungo una critica: nonostante il nostro mini viaggio sia stato fatto a fine settembre e infrasettimanalmente, abbiamo faticato a trovare parcheggio per la moto. Questo è avvenuto soprattutto all’Orrido di Nesso, ma quasi ovunque i parcheggi per le moto sono inesistenti. E’ un peccato perché sono mete che si prestano ad essere visitate in moto.

Ringrazio di cuore gli amici (Paola e Alberto, ma anche Andrea) per i consigli per pranzi e cene!

GRAZIE!

Pubblicato da seca75

Un viaggio inizia molti mesi prima di partire, esattamente quando, tra le varie opzioni, mi convinco che QUELLA sarà la mia prossima meta e me ne innamoro così intensamente da ritenere che sarà la più bella. Difficilmente un viaggio mi delude, quasi sempre invece mi fa provare emozioni inaspettate! Il più bel viaggio, è quello che non è stato ancora fatto. Loick Peyron

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